È stato rinnovato presso la sede dell’Arsac, il Contratto aziendale regionale per i lavoratori dei settori agricolo, agroalimentare e zootecnico.
Un importante percorso di confronto che ha visto protagoniste le segreterie regionali di categoria FAI Cisl, FLAI Cgil e UILA Uil, rappresentati rispettivamente dal Segretario Generale Michele Sapia e dai Segretari regionali Federica Pietramala e Antonio De Gregorio mentre per l’azienda Arsac dal Direttore Generale Fulvia Caligiuri.
Un contratto regionale aziendale che sarà in vigore dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027, che rappresenta un importante risultato sindacale e che interessa molti lavoratori (operai, impiegati e quadri).
Un rinnovo frutto di un intenso percorso di confronto, che mette in evidenza il valore della contrattazione.
«Un interessante lavoro contrattuale e di partecipazione attiva – dichiarano i sindacalisti – capace di rispondere alle nuove sfide che caratterizzano il comparto della filiera agroalimentare calabrese, estendere garanzie e tutele e, soprattutto, promuovere il lavoro di qualità ben retribuito e sicuro nell’era dell’intelligenza artificiale e sostenibilità ambientale.
Tra le novità del contratto siglato: nuove norme sulla parità di genere, violenza di genere, sicurezza sul lavoro e pari opportunità.
Prevista l’istituzionalizzazione di giornate annuali itineranti su salute e sicurezza sul lavoro e prevenzione degli infortuni. Integrati ulteriori aspetti normativi riguardanti la modernizzazione delle macchine e attrezzature per ridurre rischi e pericoli sui luoghi di lavoro, incrementi retributivi per i lavoratori che svolgono più attività e mansioni, con una maggiorazione stipendiale mensile pari al 15%, integrazioni sul premio continuità di servizio e modifiche all’articolato su malattia e periodo di comporto in caso di malattia e infortuni.
Ora è necessario – conclude la nota sindacale unitaria – per dare piena operatività all’Azienda regionale Arsac, avviare un necessario ricambio generazionale per garantire rilancio dell’Ente e supporto al settore agricolo regionale».