Questa mattina, presso l’Istituto Comprensivo di Rocca di Neto guidato dal Dirigente Scolastico Andrea Codispoti, si è tenuta la presentazione del libro “Il coraggio di Rosa”, scritto dal Sostituto Procuratore Generale della Procura di Catanzaro, la dottoressa Marisa Manzini. Un evento che ha rappresentato un importante momento di riflessione sulla cultura della legalità e sulla necessità di promuovere il cambiamento sociale, partendo dalle scuole.
L’opera, definita coraggiosa e incisiva, squarcia il velo sul concetto stesso di “famiglia mafiosa”, con un approccio verista e crudo. Attraverso la storia di una donna che trova la forza di ribellarsi a un contesto soffocante, Marisa Manzini offre un’analisi profonda e lucida delle dinamiche che regolano le strutture mafiose calabresi, spesso avvolte in un muro di silenzio e paura. “Il coraggio di Rosa” non è solo un racconto di denuncia, ma diventa un manifesto di speranza e cambiamento. La storia di Rosa parla a tutti, cittadini e professionisti, spronandoli a credere che anche in contesti dominati dalla paura è possibile scegliere la libertà e la giustizia.
L’incontro, moderato dalla professoressa Rossella Dattolo, ha visto la partecipazione di numerose personalità del mondo istituzionale, religioso e delle forze dell’ordine. Tra i presenti: il sindaco di Rocca di Neto, dottor Alfonso Dattolo, il maresciallo Antonio Giardino, il sacerdote Don Oreste Mangiacapra, l’assessore alla Pubblica Istruzione dottoressa Irene Dattolo, il Maggiore dei Carabinieri dei Carabinieri di Crotone Rossella Pozzebon, il presidente della Camera Penale di Crotone, l’Avvocato Romualdo Truncè, e l’Avvocato Antonella Nocita.
Durante l’incontro, sono stati letti anche i saluti inviati dall’avvocato e criminologa Rita Tulelli, presidente dell’associazione “Universo Minori”di Catanzaro, che ha sottolineato l’importanza dell’educazione alla legalità come strumento per costruire una società più giusta. “La legalità – ha scritto Tulelli – non può essere solo una parola. Deve diventare un impegno quotidiano, un faro che guida le nostre azioni e che va trasmesso con forza alle nuove generazioni”.
La dottoressa Marisa Manzini, nel suo intervento, ha ribadito il valore della scuola come presidio di cultura e legalità, un luogo dove i giovani possono imparare a riconoscere le dinamiche di sopraffazione e scegliere consapevolmente il rispetto delle regole come base per la convivenza civile.
Le referenti di educazione civica dell’Istituto, le professoresse Rossella Dattolo e Laura Cosimo, hanno evidenziato come la lettura del libro “Il coraggio di Rosa” rappresenti un’occasione preziosa per far riflettere gli studenti sulla responsabilità personale e sull’importanza di rompere il muro dell’omertà.
L’evento si è concluso con un messaggio forte e chiaro: il coraggio di ribellarsi alla mafia passa attraverso la conoscenza, la consapevolezza e la volontà di scegliere la giustizia. E la scuola, come luogo di crescita e confronto, ha il compito di custodire e trasmettere questo messaggio, affinché le nuove generazioni diventino protagoniste di un cambiamento autentico e duraturo.