Prove tecniche di alleanza in stile campo largo nelle due principali sfide per le elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno in Calabria. A Vibo Valentia, unico capoluogo di provincia calabrese al voto, e a Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza, terza città più popolosa della regione, infatti, il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle hanno trovato la quadra contro il centrodestra.
A Vibo, dove sono 28.179 gli aventi diritto al voto, il candidato a sindaco sostenuto da dem e pentastellati è Enzo Romeo, già primo presidente della neonata Provincia. Romeo ha il conforto di quattro liste: oltre a Pd e M5s, sono con lui Alleanza Verdi Sinistra-Liberamente progressisti e una civica.
Sei, invece, le liste di partito e non, Forza Italia, Fratelli d’Italia, il movimento “Indipendenza” e tre civiche, che si sono coagulate attorno al nome del candidato sindaco del centrodestra Roberto Cosentino, dirigente della Regione Calabria, che punta a raccogliere il testimone dall’uscente Maria Limardo, anche lei di centrodestra e non riproposta come primo cittadino. In corsa anche il centrista Francesco Muzzopappa, sostenuto da Azione, Italia Viva, Noi Moderati, Udc, Italia del Meridione e da alcune civiche, e Marcella Murabito, appoggiata da Rifondazione comunista.
É quasi ‘campo largo’, invece, a Corigliano-Rossano, dove Pd ed M5s sostengono il sindaco uscente, Flavio Stasi, che gode anche della fiducia di Alleanza Verdi e Sinistra e dei movimenti civici “Corigliano Rossano Pulita”, “Uniti per Stasi”, “Citta’ libera”, “Corigliano Rossano futura” e “Gente di mare”, per un totale di otto liste. A contendere a Stasi lo scranno di primo cittadino c’è, per il centrodestra, la consigliera regionale di Forza Italia Pasqualina Straface, già sindaco di Corigliano Calabro quando la fusione con Rossano era di là da venire, sostenuta da otto liste: oltre a quella ‘azzurra’, ci sono Fratelli d’Italia, Lega, Azione con Calenda e le civiche “Uniti per Corigliano-Rossano”, “Civico popolare per una città viva”, “Città futura noi moderati” e “Movimento del territorio”.
Terzo incomodo Domenico Piattello, appoggiato dalla lista civica “Movimento politico Associazione Italia nel cuore”. Sono oltre 71 mila gli elettori chiamati alle urne nella città dell’Alto Ionio Cosentino.
Due gli altri comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti in cui si vota: Gioia Tauro (16.312 votanti) e Montalto Uffugo (20.559), mentre alle urne in tutta la regione, per rinnovare sindaci e consigli, andranno complessivamente 135 comuni su 404.
La provincia con più Comuni chiamati al voto, 65, è quella di Cosenza. Seguono Reggio Calabria, con 27; Catanzaro (19); Vibo Valentia (13) e Crotone (11).
I calabresi chiamati al voto per le comunali sono, in totale, 471.341. Due i Comuni che tornano alle urne dopo lo scioglimento dei rispettivi organi elettivi per mafia: Soriano Calabro, nel Vibonese, e Portigliola, nella Locride.
Non si voterà, invece, a San Luca, dove non è stata presentata alcuna candidatura a sindaco. Bruno Bartolo, primo cittadino uscente, in carica dal 2019, eletto dopo un periodo di commissariamento dell’ente proprio per mancate elezioni a causa dell’assenza di candidati, ha infatti deciso di non ripresentarsi. (ANSA)