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Cosenza: nuovo intervento di Mancini, De Simone, Palma e Greco. “Bilancio momento di cesura? Allora riaprite subito corso Mancini”

“Salutiamo favorevolmente l’approvazione del bilancio da parte del consiglio comunale di Cosenza. L’estremo ritardo con cui si è provveduto al varo del documento finanziario di previsione per l’esercizio in corso ha scongiurato lo scioglimento dell’amministrazione comunale, in seno alla quale le dimissioni dell’assessore al bilancio e il defenestramento del vicesindaco hanno fatto emergere una grave crisi politica.


Lo stesso sindaco Caruso nell’ultimo consiglio comunale ha, con l’enfasi che si attribuisce ai momenti decisivi, individuato nell’approvazione del bilancio, il momento di cesura con il passato e dell’avvio di una fase di discontinuità. Di fatto, la crisi sarebbe emersa proprio per fronteggiare la mancata discontinuità, che invece costituiva uno dei principali impegni elettorali del sindaco e della sua maggioranza.

La crisi tuttavia non può considerarsi chiusa, non solo perché vi sono ancora posti vacanti in giunta, ma soprattutto perché non è chiaro, chi e cosa in questi due anni abbiano impedito di trasformare in pratica amministrativa il cambiamento declamato in campagna elettorale, se non la volontà degli amministratori stessi, o di alcuni di essi. Capire i limiti ed individuare le responsabilità si rende necessario se non si vuole ricadere negli stessi errori.
Dalle dichiarazioni rilasciate in occasione del defenestramento del vicesindaco, però, alcuni elementi sarebbero rinvenibili nelle responsabilità assunte in questi due anni dalla massima rappresentante in giunta del Partito Democratico.
Da iscritti al PD non possiamo che considerare con estrema preoccupazione tali circostanze, che tendono a scaricare sul nostro partito la responsabilità della mancata discontinuità amministrativa con la precedente amministrazione Occhiuto. in questa chiave, la crisi non sarebbe tanto dell’amministrazione comunale, ma quanto e soprattutto del nostro partito. Se le affermazioni circa le responsabilità della delegazione in giunta del PD fossero vere, non possiamo non chiederci cosa abbiamo fatto quei dirigenti del PD che, ci auguriamo informati, avevano il compito ed il dovere di verificare la condotta dei propri assessori. Né sono stati mai coinvolti gli organismi del PD sulle divergenze da ultimo denunciate tra il sindaco e la rappresentanza in giunta del PD.

Riteniamo che la gestione della crisi adottata dal Sindaco abbia nuociuto all’immagine del PD, che corre ulteriori e più gravi rischi qualora l’attività amministrativa non dovesse segnare immediatamente e  concretamente quella discontinuità che finora è mancata.
Rischi che denunciamo ormai da tempo e che sembrano piuttosto verosimili, se si considera che, esattamente come avvenuto in passato, il bilancio dell’Ente sembra significativamente sovrastimare le entrate di cui si potrà disporre e che sono necessarie per la realizzazione degli impegni amministrativi assunti con la città.
Un primo segnale di svolta nella direzione della discontinuità dovrebbe certamente essere rappresentato dall’immediata apertura del Viale Mancini, riportandolo alla funzione per la quale era stato pensato, ideato, e realizzato dal sindaco al quale l’opera è stata intitolata.

Lo stesso Franz Caruso ha tenuto a ribadire che i recenti stravolgimenti al viale (tra l’altro eseguiti anche durante i primi due anni della sua amministrazione) hanno causato una problematica strozzatura nella circolazione urbana e nei collegamenti extraurbani.

E appunto per questo è importante che la cittadinanza sia informata se è intenzione dell’amministrazione correre ai ripari e se e come è intenzione di provvedere al ripristino del più importante asse attrezzato cittadino

Riteniamo quindi indispensabile che tutto il PD, a partire dagli organismi cittadini e provinciali, impegni la delegazione in consiglio comunale e in giunta a Cosenza a tenere ferma la barra dell’intera amministrazione su questa linea.

Negli ultimi mille giorni di attività dell’amministrazione si giocherà la sfida del cambiamento ed è compito del Partito Democratico saperla affrontare senza tentennamenti e senza accantonarla, a vantaggio dell’occupazione di postazioni di potere che saranno forse utili a chi le occupa, ma non certamente agli elettori che due anni fa hanno chiesto quella discontinuità e quel cambiamento che dopo due anni non è ancora percepibile. Elettori che fra pochi mesi saranno chiamati ad esprimersi in un turno elettorale di vitale importanza per il PD e la sua leadership”. Lo affermano in una nota Giulio Palma, Sergio De Simone, Giacomo Mancini e Saverio Carlo Greco, iscritti del Pd. 
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