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Presentato a Palazzo San Giorgio il progetto “Solo tu”: la campagna di sensibilizzazione sulla cultura e il contrasto alla violenza di genere

Presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, il progetto Solo tu”, campagna di sensibilizzazione sulla cultura e il contrasto alla violenza di genere. Ad illustrare i dettagli del progetto della Casa Rifugio “Angela Morabito” – Piccola Opera Papa Giovanni e realizzato a cura della Compagnia teatrale Scena Nuda, le coordinatrici dello stesso progetto, Francesca Mallamaci, responsabile del Centro Antiviolenza e della Casa Rifugio “Angela Morabito” – Piccola Opera Papa Giovanni, e Lucia Lipari, avvocato e giornalista, esperta di politiche di genere, Teresa Timpano, direttrice artistica di Scena Nuda e del progetto, insieme all’assessora comunale alla cultura e al turismo Irene Calabrò, e all’assessora comunale alle politiche di genere, Angela Martino.

Un progetto importante, che si svilupperà con una serie di iniziative, una rassegna di teatro, cinema e musica e laboratori nelle scuole, a partire dal 18 novembre e fino al 15 aprile.

“Abbiamo voluto realizzare questo progetto partendo dalla formazione di un cambiamento culturale – ha spiegato Francesca Mallamaci -, perchè sappiamo che la violenza è un fenomeno culturale e, di conseguenza, occorre iniziare da questo tipo di trasformazione: la cultura è il motore per il contrasto della violenza”. Ha quindi rimarcato l’importanza di “essere presenti sul territorio”, come previsto dal progetto, con una serie di incontri, “attraverso un linguaggio artistico che permette di poter pensare a nuove narrazioni, finalizzate a comprendere i meccanismi tesi alla violenza”. Ma “è importante anche entrare all’interno delle scuole, per iniziare a parlare ai giovani, coinvolgendo sia i ragazzi che le ragazze”. All’I.S.S. Fermi e al Liceo Scientifico Volta, infatti, “saranno realizzati dei laboratori, che vedranno l’azione della Compagnia Scena Nuda, con la presenza anche dell’equipe multidisciplinare del Centro antiviolenza. Alla fine di questo percorso, ci sarà un momento di restituzione del lavoro fatto, – curato da Scena Nuda – attraverso un reading”.

“Ringrazio il Comune e ringrazio particolarmente Scena Nuda per avere fatto da ponte, in questi lunghi mesi, per la realizzazione del progetto che, per la prima volta, potrà invertire una rotta”, ha affermato Lucia Lipari. “Abbiamo voluto particolarmente investire sulla cultura per il cambiamento, come antidoto alla violenza di genere”, ha proseguito, sottolineando come sia necessario “partire dalla conoscenza, affinché si possa generare il coinvolgimento, specie tra i ragazzi: quindi, all’interno delle scuole, dobbiamo portare il nostro contributo, attraverso la nostra equipe, molto qualificata, attraverso i laboratori, teatrali, di scrittura giornalistica e per immagini, che possano delineare il tema e sensibilizzare i ragazzi, generando una nuova cultura di genere, che si basi sulla parità, sul superamento delle disuguaglianze di genere. Ma ancora di più vogliamo aprici alla cittadinanza, attraverso lo sviluppo di tutta una serie di rappresentazioni che saranno realizzate grazie a Scena Nuda. Pensiamo che per la prima volta in città si possano veramente instillare dei semi di cambiamento culturale: occorre partire da questo assunto, il superamento della violenza attraverso la cultura”, ha concluso.

Anche Teresa Timpano ha sottolineato il lungo lavoro, il percorso per arrivare a questo risultato, evidenziando come, per la prima volta, all’interno della progettualità di Scena Nuda, sostenuta dal Ministero della cultura, venga incluso un progetto di welfare culturale. Dunque, un momento molto importante, frutto di una grande riflessione su come contribuire a sviluppare questo tema: “ho pensato – ha spiegato la direttrice artistica di Scena Nuda e del progetto – che forse la cosa che desideravo, ma non solo io, è puntare alla felicità, come fondamento della vita, come scopo della vita, verso cui indirizzare la propria condotta. Un punto di partenza importante, che permette di arrivare al titolo del progetto, “Solo tu puoi determinare il cambiamento”. Dunque, lavorare sulla persona, come elemento centrale, sul valore della persona, sull’essere indipendenti”.

Dopo aver evidenziato la sinergia tra enti e partner del progetto, per la realizzazione di un programma che ha una grande valenza territoriale, Teresa Timpano ha poi illustrato nei dettagli il programma delle iniziative, che ha avuto un prologo, lo scorso 10 agosto, a Gambarie, con l’intenso ed emozionante reading, “L’empireo”, messo in scena da una delle più importanti registe italiane, Serena Sinigaglia, nell’ambito del Face Festival.

Si partirà, dunque, il 18 ottobre, alle 10,30, presso la sede della Piccola Opera Papa Giovanni, con una conferenza stampa, in occasione del decennale del Centro Antiviolenza e della Casa Rifugio “Angela Morabito”, seguita, alle 17, presso l’Area Sacra “Griso-Laboccetta”,  da “Il racconto della nostra esperienza”, un momento dedicato ad installazioni, poesia e musica dal vivo, e letture a cura di Teresa Timpano. Si proseguirà l’8 novembre, alle 11, nella Sala Versace del Cedir, con lo spettacolo teatrale “Antigone”, con Maria Milasi, mentre il 14 dicembre, alle 17, presso la Biblioteca “De Nava”, sarà di scena “Otello”, la performance teatrale realizzata dagli allievi dei laboratori condotti presso le scuole. Il 29 dicembre, alle 17, 30, a Palazzo San Giorgio, sarà proposto il monologo ‘’Lo stupro” di Franca Rame, interpretato da Cristina Greco, che sarà seguito da un incontro sul tema; la scelta del luogo è stata voluta, come ha rimarcato Timpano, dall’assessore Calabrò: “si è pensato che il luogo più istituzionale potesse essere quello più adatto, un’idea giusta ed efficace, proprio quasi ad istituzionalizzare il tema”.

Quindi, altri tre appuntamenti si terranno nel 2024: il 21 gennaio, alle 17,30, presso l’Odeion, il monologo teatrale “Giulia e la luna” di Fortunato Nucera, con Miryam Chilà; il 15 febbraio, un momento dedicato all’approfondimento, attraverso un incontro e una proiezione cinematografica, dei temi legati alla condizione femminile a livello internazionale: con la collaborazione del Circolo del Cinema “Charlie Chaplin” e dell’associazione “L’Amaca”, sarà proposto, al Cine-teatro Metropolitano, alle ore 17,30, il film “Libere disobbedienti innamorate- In between”.

Il progetto si concluderà il 15 aprile, alle 17,30, al Castello Aragonese, con “Eirene”, performance di teatro e musica.

Un intenso programma di iniziative, un ampio progetto che nasce da una sinergia, come sottolineato anche dall’assessora alla cultura, Irene Calabrò: “un lavoro di rete che abbraccia l’attività di una vita di operatori che sul campo danno prova di resistenza, come la Piccola Opera Papa Giovanni e la Casa rifugio, e poi il grande coraggio di un imprenditore culturale, Scena Nuda, che ha saputo dare voce ad un messaggio positivo”, cercare di trovare una soluzione, realizzare un’attività “all’interno delle scuole, facendo riflettere, per porre la domanda: “che cosa posso fare io, per me e per gli altri? L’amministrazione, naturalmente, è presente, sia in maniera pratica, mettendo a disposizione i siti, ma ovviamente condividendo anche il percorso”.

L’assessora alle politiche di genere, Angela Martino, ha parlato di “problema culturale profondo, una situazione che ormai riguarda la società in maniera trasversale. Ringrazio Scena Nuda e Piccola Opera, che sono impegnatissimi su fronti complementari, perchè il fronte culturale è quello del cambiamento decisivo, però purtroppo più lento. Questo non è bastevole, se non accompagnato da punti non solo di ascolto, ma avamposti in cui le donne possano trovare riparo. Le due azioni devono andare di pari passo”.

La sinergia tra enti e il coinvolgimento del territorio, delle scuole, è stato rimarcato, infine, anche da Marisa Cagliostro – presidente dell’associazione Ulysses, che è tra i partner del progetto -, che ha evidenziato l’importanza di creare un “circuito che attraverso la cultura abbracci la società nel suo complesso”.

 

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