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“Il PD diede vita alla distruzione di Reggio Calabria. Per me nessuna levata di scudi”: il caso Bari smuove le polemiche dell’ex sindaco Arena

Mafia, politica e polemiche. Continua a smuoverne di nuove e longeve il “caso Bari”, per il quale è stata nominata dal Viminale la Commissione d’accesso, con il compito di verificare la presunta esistenza di infiltrazioni mafiose ed eventualmente sciogliere il Consiglio comunale della città.

“Quel PD che oggi parla della situazione di Bari gridando allo scandalo e definendolo un chiaro attacco politico, è il partito che diede via alla distruzione di Reggio Calabria”. A parlare, in un’intervista al quotidiano ‘Il Tempo’, proprio l’ex sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena che, nel 2012, vide il suo Comune, dopo soli 17 mesi dall’insediamento, essere sciolto dall’allora ministro Annamaria Cancellieri per contiguità mafiosa.

Un Partito Democratico “speculatore, alimentatore di gogne mediatiche, causa di ciò che fu l’inizio di tutto”, descrive Arena. “L’amministrazione comunale di Reggio Calabria fu mandata a casa senza che nessun componente dell’esecutivo fosse inquisito o indagato. In favore mio e della mia città non ci fu alcuna levata di scudi”.

Oggi, assolto dopo dodici anni, l’ex sindaco Arena parla anche in merito alla legge che regola lo scioglimento dei Comuni: “Non è possibile decretare lo scioglimento di un Comune solo su sospetti e a scopo preventivo” – dichiara a ‘Il Tempo’. “Qualora dovesse succedere a Bari, cosa che spero non accada, non avverrà sicuramente a causa della famosa foto con i parenti del presunto boss, che ormai viene utilizzata solo per distogliere l’attenzione dal cuore del problema. Mi auguro che l’esecutivo Meloni modifichi in tempi brevi questa legge obbrobriosa. Ha il coraggio e l’autorevolezza per ripristinare lo Stato di diritto” – conclude.

 

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