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Aggressione Lungomare di Reggio Calabria, AINSPED: “Professionisti dell’educazione pronti a dare un contributo”

Pedagogisti e Educatori dell’Associazione Ainsped Calabria (Associazione Internazionale di categoria) operanti su tutto il territorio calabrese, si interrogano sugli ultimi episodi di violenza urbana successi sul lungomare di Reggio Calabria.

“Ogni volta che assistiamo ad atti come questo, ci chiediamo il perchè e subito pensiamo alla mancanza di educazione, ai pochi valori trasmessi dalle famiglie, alle responsabilità della scuola che appare incapace di arginare il dilagante comportamento aggressivo degli adolescenti. Dobbiamo chiederci cosa possiamo fare per evitare che questi episodi accadano, dobbiamo cercare di capire il motivo per il quale si verificano. Cosa spinge un gruppo di ragazzi ad aggredire ferocemente un loro coetaneo? indipendentemente dal motivo scatenante la rissa, com’è possibile che un adolescente aggredisca violentemente un suo pari senza nessuna esitazione ne’ paura a causarne la morte?” Si interrogano così la presidente e il vicepresidente dell’Associazione, la dott.ssa Chiara Rotiroti e il dott. Giovanni Gangemi.

“Le domande sono tante, ma purtroppo meno dei tentativi di limitare i danni. Dobbiamo seriamente preoccuparci della stabilità emotiva dei bambini, degli adolescenti e dei giovani adulti futuri cittadini attivi della società. Proteggere loro significa lavorare per una società sana. La responsabilità non è soltanto della famiglia e della scuola, abbiamo tutti il dovere di partecipare attivamente alla costruzione del benessere sociale. Occorre costruire una rete di collaborazioni in grado di lavorare in sinergia tra di loro, genitori, insegnanti, pedagogisti, educatori… E’ importante agire e intervenire sul comportamento e sulla salute emotiva dei ragazzi/e, strumento fondamentale  per costruire benessere, cultura e civiltà. E’ necessario contrastare fortemente episodi di bullismo, forma di aggressività in cui nessuno è carnefice ma vittime di un disagio in continua diffusione, dalle diverse sembianze, spesso silenzioso e invisibile.” Continuano gli esponenti dell’Ainsped.

“Siamo pronti a intervenire, ad attuare strategie ad aiutare e supportare gli insegnati, i genitori,  ad attivare sportelli di supporto pedagogico nel territorio calabrese, non soltanto a scuola ma su tutto il territorio. Noi come Professionisti dell’ Educazione siamo pronti a dare il nostro contributo con la convinzione che anche gli enti comunali provinciali e regionali facciano la loro parte. Aiutiamoci ad aiutare.” Si legge in conclusione.

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