Sono state consegnate alla coordinatrice dell’area tecnica del Comune di Morano, l’architetto Rosanna Anele, le navette per il centro storico, acquistate con i fondi che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza M1C3 – I 2.1 Unione Europea – NextGenerationEu ha assegnato al progetto Ri_AbitareMorano – Intervento 12.
La fornitura si è concretizzata nella mattinata di sabato scorso con l’arrivo in paese dei mezzi. I quali, dopo averne constatato la rispondenza qualitativa e quantitativa, verificate le condizioni di regolare esecuzione, sono stati presi in custodia dall’Ente e sistemati nei magazzini di proprietà.
In particolare si tratta di quattro veicoli elettrici leggeri, Cat. L5E-A, tipo “apecar”, a emissioni zero, omologati per trasporto passeggeri (due con cinque posti e due con quattro). Il costo complessivo, IVA inclusa, è di € 59.780,00.
Il prossimo step prevede la predisposizione della manifestazione d’interesse propedeutica alla gestione delle macchine secondo il modello di partenariato pubblico/privato. Potranno fruire del servizio tutti turisti in arrivo, ai quali sarà offerta la possibilità di scoprire agevolmente e con divertimento l’abitato antico, ammirandone le tante emergenze architettoniche che lo caratterizzano. Le specifiche di attuazione saranno comunque dettagliate nel redigendo disciplinare.
Soddisfazione esprime il sindaco Mario Donadio, per aver portato a compimento «un percorso avviato dalla precedente Amministrazione e istruito con estrema convinzione dall’esecutivo e dagli uffici sin dai primi passi». «Con questa operazione – afferma il primo cittadino – conseguiamo una serie di risultati che attengono sia all’aspetto politico, poiché diamo forza e gambe a un’idea di accoglienza e ospitalità che permea per intero il nostro programma di governo e il PNRR, sia a un fattore propriamente empirico, che riguarda le opportunità di crescita della comunità. E tutto ciò lo facciamo senza produrre inquinamento, dal momento che le navette, peraltro molto belle, essendo a trazione elettrica assicurano un esercizio estremamente silenzioso e non scaricano nell’aria la benché minima quantità di Co2. Il loro utilizzo rientra, pertanto, in una visione più moderna del fare economia, aumentando, di fatto, le prestazioni che gli operatori potranno garantire alle differenti tipologie di avventori. Collegando le zone del borgo, comprese quelle solitamente più difficili da raggiungere, e per tale motivo sovente sottovalutate, si potrà offrire un’esperienza coinvolgente, immersiva e totalizzante. Siamo sicuri che l’intervento, il 12 nella fattispecie, ma anche gli altri che formano il progetto compilato dall’architetto Anele, giunto ormai agli stadi finali, possa innescare quel processo di miglioramento dell’offerta turistica che immaginavamo in fase di stesura iniziale dell’elaborato. Qualche oggettiva difficoltà, legata alla morfologia medievale della maglia urbana, auspichiamo possa mutarsi in una spinta e stimolare la curiosità e il desiderio di conoscenza, trovandosi il visitatore a diretto contatto con il territorio e la sua componente antropica. Continuiamo a lavorare con impegno e determinazione – termina Donadio – per cogliere le occasioni di sviluppo e insistere nella valorizzazione e promozione del nostro patrimonio culturale».