“Corigliano Rossano e l’intera Calabria non possono perdere l’investimento che Baker Hughes aveva previsto per la costruzione del sito industriale del porto. Quanto accaduto deve essere al più presto chiarito e vanno percorse tutte le strade possibili per trovare una soluzione e far rimanere gli investitori nella nostra Regione” –
Lo sostiene il segretario regionale dell’Udc Salvatore Bulzomì che condivide l’appello dei sindacati e invita il governatore Roberto Occhiuto a attivare immediatamente ogni canale possibile per riallacciare i rapporti con la Baker Hughes.
“Il progetto per il porto di Corigliano Rossano è nevralgico per il futuro dello scalo e per l’intero Comune che avrebbe potuto contare sulla creazione di 200 posti di lavoro, oltre al progresso garantito dal potenziamento del porto. Se le ragioni della rinuncia sono di natura meramente burocratica e amministrativa vanno immediatamente indagate e risolte e, in tal senso, invitiamo l’Amministrazione comunale di Rossano a rendersi parte attiva e non ostacolante e allo svolgimento della sua parte per riattivare i canali di interlocuzione con la società”.
“In ogni caso – conclude il segretario Bulzomì – come Udc ci attiveremo immediatamente tramite il segretario nazionale Lorenzo Cesa per fare in modo che venga depositata un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Imprese Adolfo Urso, che ha già avviato un’interlocuzione con Baker Hughes. Occorre fare immediata chiarezza su quanto avvenuto e adottare tutti provvedimenti necessari per salvare l’investimento al porto di Corigliano Rossano o trovare il modo per farlo comunque rimanere in Calabria in siti alternativi come il porto di Gioia Tauro o l’area industriale di Lamezia Terme”.
Baker Hughes, il segretario regionale dell’Udc Bulzomì: “L’investimento per il porto deve essere salvato. Tramite Cesa presenteremo apposita interrogazione parlamentare”
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