Una visita al borgo di Badolato, un approfondimento sull’ascolto dei territori attraverso il video partecipativo, uno spettacolo teatrale dedicato agli aspetti meno noti dell’emigrazione, due concerti che vedranno in scena giovani musicisti emiliani (una quarantina) e calabresi.
È ciò che propone la Summer School “Ascoltare i territori. Pratiche della partecipazione e del cambiamento“, in programma a Soverato (Catanzaro) dal 5 al 9 agosto per iniziativa della Cattedra Unesco Educazione, crescita e uguaglianza dell’Università di Ferrara in collaborazione con l’Istituto Universitario Pratesi, affiliato all’Università Pontificia Salesiana di Roma, l’Associazione delle scuole di musica Assonanza, l’Associazione Italiana delle Scuole di musica, la Fondazione Scuola di musica Carlo e Guglielmo Andreoli di Mirandola (Modena) e il Comune di Soverato, in provincia di Catanzaro. Tutte le iniziative sono aperte al pubblico.
Martedì 5 agosto dalle 19.30 alle 21 Guerino Nisticò condurrà una visita guidata a Badolato, che dopo aver ospitato nel 1997 ottocento curdi in fuga dalla guerra ha attratto nuovi residenti da tutta Europa evitando lo spopolamento.
Mercoledì 6 agosto dalle ore 19 alle 21, nel salone don Pilla dell’Istituto universitario Pratesi di Soverato (via Verdi 1), la regista Barbara Rosanò condurrà un laboratorio dal titolo “Cambiare le cose insieme. L’ascolto dei territori con il video partecipativo”, strumento che dà voce alle comunità, promuove l’inclusione e stimola la trasformazione sociale agendo come catalizzatore per la rinascita dei territori e trasformando la narrazione collettiva in azione concreta. L’incontro si concluderà con una conversazione con Patrizio Bianchi, già ministro alla Pubblica istruzione, l’economista Valentina Mini e Roberto Alessandrini, docente di Antropologia all’Università Pontificia Salesiana di Roma e all’Istituto Pratesi.
Giovedì 7 agosto alle 19, sulla terrazza del Pratesi, andrà in scena “Dietro il Sud”, spettacolo teatrale scritto e interpretato dall’attrice Emanuela Bianchi (ingresso 10 euro). Lasciare la Calabria per studiare e lavorare al Nord o all’estero è, in molte famiglie del Sud, un invito che i padri e le madri rivolgono ai figli sin da piccoli. Lo hanno già fatto gli amici, gli zii, i cugini. Che senso ha restare dove non c’è niente? Lo spettacolo è una biografia emotiva incentrata sui racconti di una donna che rievoca le esperienze di chi è costretto a lasciare la propria casa per cercare di realizzarsi altrove. Partenze, distacchi, funerali, feste, innamoramenti vengono narrati da chi è già partito e mai più tornato e da chi, al contrario, ha deciso di restare, dando voce a un altro sguardo sull’emigrazione.
Seguirà una conversazione con il pubblico guidata da Emanuela Bianchi con Patrizio Bianchi, Valentina Mini e Roberto Alessandrini
Venerdì 8 agosto alle 21.30, sul Lungomare Europa di Soverato, la Banda giovanile John Lennon della Fondazione Scuola di musica Carlo e Guglielmo Andreoli di Mirandola, diretta da Gaetano Dolce e Stefano Bergamini, eseguirà Musiche da film.
Infine, sabato 9 agosto alle 21.30, sulla spiaggia dell’Ippocampo di Soverato, andrà in scena “Le guerre di Ulisse” con testo di Patrizio Bianchi e musiche originali di Marco Somadossi. La musica del vivo sarà eseguita dalla Banda giovanile John Lennon, diretta da Mirco Besutti, dal Complesso bandistico San Francesco di Paola (Cosenza) diretto da Giorgio Distilo, dall’Associazione musicale Umberto Pacicca di Soverato e dalla Corale San Roberto Bellarmino della parrocchia di Davoli Marina, diretto da Maria Vittoria Corasaniti con i maestri collaboratori Maria Caterina Pungì e Barbara Ranieri.