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Lamezia, movimento “Nuova Era” replica a Piccioni: “Noi trasparenti e leali. ‘Bene Comune’ diviso”

“Risulta incomprensibile e fuori tema la reazione del consigliere comunale Rosario Piccioni alla legittima e trasparente indicazione che il movimento “Nuova Era” ha fatto al tavolo del centrosinistra circa la prossima candidatura a sindaco della città di Lamezia Terme. Se da una parte, infatti, Piccioni predica l’unità della coalizione e invoca una marcia compatta verso l’appuntamento elettorale, dall’altra si lascia andare ad affermazioni che nei fatti puntano invece a creare divisioni e ad avvelenare la qualità del dibattito. D’altro canto ricordiamo per primi a noi stessi che “Bene comune” è quella forza politica che alle passate elezioni amministrative ha scelto la corsa solitaria, rompendo l’unità della coalizione e segnandone in modo irrimediabile il destino.
Non si capisce bene, inoltre, quale sarebbe la “colpa” di Nuova Era – che con due consiglieri comunali in questo momento esprime la più numerosa forza di opposizione alla Giunta Mascaro, funzione che ha sempre esercitato con rigore, senso di responsabilità e lontani da ogni convenienza personale. Probabilmente il consigliere Piccioni non può affermare la stessa cosa, anche perché protagonista attivo dell’amministrazione comunale in quel recente passato in cui affondano le radici di tanti mali sofferti oggi dalla città, frutto della sua precedente esperienza di amministratore e in questi anni mutuata da Mascaro e dalla sua Giunta.
Al tavolo della coalizione la posizione di “Nuova Era” è chiara: si è scelto la via della trasparenza e della linearità, fuori dai personalismi e tatticismi politici che da tempo inquinano la politica a Lamezia, soprattutto all’interno del centrosinistra. Per cui non si coglie il senso di questo attacco gratuito e scomposto, ognuno in questa fase è libero di esprimere le proprie opinioni finalizzate a creare uno schieramento competitivo sul piano elettorale e credibile in tutte le sue componenti. Ciò che non è ammissibile è che qualcuno si erga a censore e giudice delle scelte altrui”.

Così in una nota il movimento “Nuova Era”.

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