“Non è la coscienza degli uomini che determina la loro vita, ma le condizioni della loro vita che ne determinano la coscienza” - Karl Marx
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“Connessione Sud”, il 2 luglio il meeting a Catanzaro

“Connessione Sud è una campagna avviata dall’intraprende Giovanni Sgro, imprenditore illuminato ma soprattutto uomo del Sud che da sempre difende concretamente e non a chiacchiere la dignità del Sud e che quindi merita di essere sostenuto in questa sua nuova iniziativa”.

Lo scrive in una nota il consigliere comunale Alberto Carpino che così continua: “Anche in questo caso, concretamente, arriva una risposta possibile al tema del giorno e cioè l’autonomia differenziata, imposta dai leghisti a un governo che, su questa secessione mascherata, sta mettendo a nudo tutte le sue enormi contraddizioni politiche interne. Ed è proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla legge Calderoli che Connessione Sud punta a dare una scossa al mercato locale e regionale promuovendo il consumo di prodotti meridionali. Ma attenzione – spiega Carpino – la campagna non sollecita una sorta di autarchia calabro gastronomica, che sarebbe in sé una cosa ai limiti del surreale. Non ci sono nemici contro cui muovere guerra. Ma mira piuttosto a colmare quel vuoto di coscienza e di consapevolezza che costituisce ancora un limite alle reali possibilità di crescita del nostro territorio. Connessione, dal verbo connettere, significa appunto rafforzare i legami tra i produttori di eccellenze agroalimentari calabresi e i consumatori, creando una rete di supporto reciproco. Si rovescia quindi il tradizionale paradigma, per cui i calabresi smettono di voler essere parlati e cominciano a parlarsi, per costruire futuro. Ed è con questo obiettivo che Sgro ha organizzato un meeting presso Naturium a Montepaone Lido che martedì 2 luglio alle 11, metterà insieme produttori locali, media e cittadini. Una iniziativa – conclude Carpino – che merita di sicuro la massima attenzione, perché sul tema della difesa della nostra cultura e della nostra dignità di meridionali siamo già abbastanza in ritardo”.

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