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Movimento Indipendenza Calabria: “Nostro messaggio chiaro ed inequivocabile, qualcuno ha frainteso”

“Quando abbiamo contributo a far nascere il movimento Indipendenza! l’idea era quella di dar vita ad un soggetto politico oltre la “destra ” e la “sinistra”. Qualcuno sembra avere frainteso e pensato che questo voglia dire essere “ di centro”.
Il nostro messaggio sarebbe dovuto essere chiaro ed inequivocabile: difesa e valorizzazione delle identità; rispetto per la persona; difesa della dignità del lavoro; sovranità nazionale e popolare. Ora, in Calabria, dopo aver appreso da Facebook che il nostro segretario regionale stava trattando un’alleanza per una lista comune con l’Udc a sostegno del presidente uscente Roberto Occhiuto (FI), la segreteria regionale è stata convocata per il giorno 11 agosto; in quella occasione abbiamo avuto conferma dell’iniziativa e il segretario ha fatto un elenco di candidati che, a suo dire, avevano già dato la disponibilità. Alcuni dei chiamati in causa lo hanno però smentito all’istante mentre di qualche altro abbiamo poi appreso dai giornali che effettivamente sarà candidato, ma in un altro partito. Nella lunga discussione la maggioranza dei partecipanti si è detta contraria all’accordo e la vice segretaria , Antonella Folino, ha proposto di non partecipare direttamente alla competizione ed elaborare un programmi di pochi, essenziali e qualificanti punti da inviare a tutti i candidati presidenti con l’impegno a sostenere chi sarebbe stato disponibile a farli propri.
Il segretario regionale non ha tenuto conto della proposta e la riunione si è conclusa con l’impegno a rivedersi dopo ferragosto per le decisioni.
Ora, senza che ci sia stata la programmata convocazione della segreteria, abbiamo appreso dai giornali che Udc e Democrazia cristiana, rappresentate rispettivamente dal segretario regionale Salvatore Bulzomì e dal commissario regionale Michele Ranieli, hanno siglato “UN’INTESA CON IL SOSTEGNO DI ALTRE FORZE CATTOLICHE E LIBERAL-RIFORMISTE E CON IL CONTRIBUTO DEL SENATORE FRANCESCO BEVILACQUA ” (Nemmeno di Indipendenza! ). “ La lista – secondo i firmatari dell’accordo – “ nasce dalla condivisione dei valori cattolici cristiani che, NEL SOLCO DELLA GRANDE TRADIZIONE DELLA DC, hanno contribuito a far crescere e progredire L’Italia, e che oggi più che mai risultano indispensabili per il futuro della nostra regione”.
Che la Calabria abbia bisogno di riportare in vita la DC ci sembra veramente inaccettabile. La nostra regione è stata devastata da DC e PCI (con i loro alleati), prima, e da destra e sinistra dopo. Le due aggregazioni sono facce della stessa medaglia, espressione di lobby clientelari i cui rappresentati passano senza alcuna vergogna dall’una all’altra.
Noi, prima che come “Indipendenza!” , siamo nati come “Comitato fermare la guerra”. Quali sono le posizioni dell’UDC e della DC sulla guerra in Ucraina e sul genocidio del popolo palestinese? Quali sono le idee sulla sanità, sull’istruzione, sulla meritocrazia, sul ruolo dell’Italia nel Mediterraneo, sull’Immigrazione, sul potere delle multinazionali che distruggono la nostra agricoltura e l’ambiente?
Noi non siamo portatori di voti ma di idee.
Noi abbiamo detto di voler combattere la destra e la sinistra e in Calabria abbiamo duramente criticato sia il presidente Occhiuto e la sua maggioranza sia la finta opposizione.
Essere chiamati a sostenerli ora, coalizioni e partiti che vivono di apparati clientelari, senza nemmeno aver posto come pre-condizione l’accettazione di proposte nostre, è improponibile. Finora, pur avendole giudicate sbagliate, abbiamo accettato, senza portare all’esterno il nostro dissenso, le scelte del segretario regionale, nella speranza che imparasse almeno dalle sconfitte, invece, nonostante le nostre perplessità si siano sempre dimostrate fondate e le nostre previsioni azzeccate (come dimostrano le vicende delle elezioni comunali di Vibo Valentia, Lamezia Terme e Rende, lo stesso continua a muoversi come se il partito fosse cosa propria, esponendolo a pessime figure, non solo per i risultati elettorali, ma, soprattutto, per la mancanza di scelte coerenti e di progetti seri.
Stando così le cose, non volendo essere identificati come liberi- riformisti desiderosi di resuscitare la DC, o come “collaboratori” del senatore Bevilacqua, o come parenti poveri del Centrodestra in cerca di qualche ricompensa, non possiamo fare altro che AUTOSOSPENDERCI da tutte le cariche e dal partito per tutta la durata della campagna elettorale e fino a quando non ci sarà un chiarimento sulla validità o meno del progetto nato a Roma nel Novembre del 2023 e poi confermato e ampliato a Orvieto nell’estate successiva”.

Così in una nota:

Antonella Folino componente Direzione nazionale e vice segretaria regionale
Rocco Dominici vice segretario provinciale Reggio Calabria e componente la segreteria regionale
Francesco Maviglia vice segretario provinciale Reggio Calabria e componente la segreteria regionale
Francesco Mastroianni componente Direzione nazionale
Monica Nicoletti componente segreteria regionale.

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