Nell’ambito delle visite istituzionali, il Garante regionale dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale, Luca Muglia, si è recato nei giorni scorsi presso gli istituti penitenziari di Paola, Vibo Valentia e Palmi. Di indubbio valenza la sezione a custodia attenuata della Casa circondariale di Paola, modello di riferimento certamente utile nell’ottica del regime “aperto” cui dovrebbero tendere le strutture detentive, specie quelle di dimensioni ridotte. In precedenza, il Garante aveva visitato le due Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) presenti sul territorio regionale a Santa Sofia d’Epiro e Girifalco, nonché la Comunità Ministeriale per Minori di Reggio Calabria.
Per quanto riguarda la sanità penitenziaria, il Garante ha avuto di recente un incontro con i
referenti del tavolo tecnico del Dipartimento della Salute della Regione Calabria, ai quali ha
rappresentato le gravi criticità riscontrate a seguito degli accessi effettuati nelle carceri calabresi.
Dopo l’incontro, Muglia ha inoltrato ai dirigenti del Dipartimento una nota in cui vengono illustrate le carenze e i disservizi. A breve seguirà, inoltre, un articolato dossier che racchiude le informazioni acquisite dall’Ufficio del Garante in ragione dell’interlocuzione con i direttori e con le aree sanitariedegli istituti di pena.
Alla vigilia delle festività natalizie, il Garante ha poi partecipato con un gruppo di detenuti di
media sicurezza all’iniziativa “L’ALTra cucina…per un pranzo d’amore” di Prison Fellowship Italia che si è tenuta presso la Casa circondariale di Palmi e, contestualmente, in altre 20 carceri tra cui Vibo Valentia. Il progetto, a cura di Prison Fellowship in collaborazione con il Ministero della Giustizia, ha portato nelle strutture penitenziarie i migliori chef italiani che hanno cucinato per la popolazione detenuta, con l’ausilio di 600 volontari, alla presenza di personaggi dello spettacolo.
All’iniziativa di Palmi hanno aderito lo chef “stella Michelin” Nino Rossi ed il pasticciere Rocco Scutellà, le cui qualità, arte e creatività sono state apprezzate da tutti i presenti.
Il Garante Muglia, infine, nel mese di dicembre è stato chiamato a partecipare ad un
importante evento nazionale sulla riforma Cartabia presso l’auditorium del Consiglio Regionale della Campania, organizzato dal Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, e dalla Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà, cui hanno preso parte professori universitari, magistrati, avvocati, garanti italiani ed esponenti del terzo settore. Muglia, nel presiedere e moderare una tavola rotonda, ha fatto cenno alle diverse “situazioni che rischiano di aggravare la condizione di vulnerabilità che affligge la maggior parte
delle persone detenute”.
Il Garante ha lanciato anche un messaggio di speranza, evidenziando come la Rems di
Girifalco rappresenti una “struttura sanitaria di eccellenza nel panorama europeo”. In conclusione “non solo ombre, ma anche qualche piccola fiammella di luce. Guardiamo al nuovo anno consperanza, consapevoli tuttavia che i diritti delle persone detenute richiedono un cambio di passo”, ha aggiunto il Garante calabrese.