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Rende, grazie a GAL Sila diventerà realtà il museo degli strumenti musicali

Diventa realtà sempre più concreta il museo di strumenti musicali: il GAL Sila ha concesso al comune di Rende un contributo di circa quarantottomila euro per la creazione della sezione museale all’interno di Palazzo Zagarese.

La proposta progettuale che riguarda la valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale del territorio del GAL Sila, vedrà la realizzazione al centro storico di uno spazio espositivo di strumenti musicali della tradizione popolare calabrese e al contempo di un laboratorio interattivo per l’animazione territoriale e la valorizzazione del patrimonio storico-musicale-etnografico della Calabria, della memoria e tradizione locale.

“Un intervento –ha affermato l’assessora alla cultura Marta Petrusewicz- volto a valorizzare e a contrastare lo spopolamento dell’area di riferimento attraverso la rivitalizzazione delle attività economiche, la promozione delle attrattività del territorio, con il conseguente miglioramento della qualità della vita della popolazione locale. Con questo importante progetto si incrementerà ulteriormente la cooperazione con l’Università della Calabria. Sono state raccolte e messe insieme diverse competenze, abbiamo infatti assicurato la partecipazione al progetto dei migliori esperti impegnati tanto nella raccolta di materiale sonoro popolare calabrese che in attività di disseminazione della cultura”.

Saranno integrate diverse azioni come la ristrutturazione di uno degli edifici di maggior pregio della città di Rende, precisamente di due delle salette presenti al primo piano del Museo Civico nelle quali, successivamente, verranno collocati 31 strumenti musicali donati a questo fine dal professore Ettore Castagna, musicista ed etnomusicologo calabrese, autore anche di testi letterari di antropologia culturale e dei 40 strumenti già presenti nella collezione demo-etno-antropologica del Museo”, ha proseguito Petrusewicz.

“Per gli strumenti è previsto un processo di museificazione che concerne la schedatura, catalogazione, analisi della documentazione antropologica e musicologica, dei rilievi, corredo icononografico, il restauro di parte degli strumenti e la conservazione in teche appositamente costruite che ne valorizzeranno l’esposizione al pubblico. La sezione museale verrà dotata anche di un “totem interattivo multimediale da interno” che, attraverso filmati e sonori descriverà la storia del patrimonio musicale calabrese e dei medesimi strumenti ai visitatori. Sarà altresì creato un “archivio in-progress” tanto di costruttori che di suonatori, tanto storici che viventi”, ha concluso l’assessora alla cultura.

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