“Attraverso la stampa siamo venuti a conoscenza dell’iniziativa dell’amministrazione del comune di Petilia Policastro, in provincia di Crotone, inerente all’affissione di manifesti funebri di condoglianze rivolti alla famiglia di uno dei sicari di Lea Garofalo. Riteniamo gravissimo il gesto, in quanto in una terra difficile e martoriata in cui i giovani dovrebbero essere ispirati a modelli di comportamento civicamente irreprensibile, assistiamo, talvolta, ad esempi di condotta incomprensibili. È vero che davanti alla morte siamo tutti uguali, ma i gesti rimangono nella comunità ed assumono un valore paradigmatico spesso pervasivo. Bisogna sempre stare attenti alle comunicazioni e non lasciare adito a interpretazioni dubbie, specialmente quando sono le autorità pubbliche a intervenire.
Nelle scuole della provincia di Crotone solitamente si svolgono tante iniziative sul tema della legalità e i giovani sono coinvolti spesso fin dalla più tenera età in attività finalizzate a consolidare il senso civico e il rispetto delle istituzioni. È importante che tali valori vengano divulgati sempre.
Riteniamo importante l’intervento del Sottosegretario, on. Wanda Ferro, che ha rappresentato le nostre istituzioni in relazione a quanto è accaduto, affermando il valore della legalità. Notiamo che tanti esponenti politici sono intervenuti sulla vicenda. Auspichiamo che il tema della legalità diventi sempre più il collante della nostra società, soprattutto nelle aree territoriali più critiche”.
Lo afferma in una nota il prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU.