Una rappresentanza degli studenti degli Istituti di scuola superiore italiani ed italiani all’estero, che hanno aderito al Premio, si sono riuniti in Assemblea il 13 maggio presso il Planetario Pythagoras e hanno votato tra una cinquina di libri finalisti di grande rilievo. Dalla votazione è risultato vincitore il libro Non siamo soli di Avi Loeb edito da Mondadori, traduzione di Tullio Cannillo, proclamato dal Consigliere delegato alla cultura Filippo Quartuccio, che ha voluto stare accanto agli studenti in tutte le fasi delle attività.
“E’ un grande onore per me ricevere il Premio Cosmos – ha commenta l’autore docente di Harvard in un video inviato alla Città Metropolitana – soprattutto perché è stato conferito dagli studenti delle scuole superiori, giovani scienziati alle prime armi senza pregiudizi, che portano la fiaccola della scienza nel nostro futuro. Ma anche perché l’Italia, per quanto mi riguarda, rappresenta l’inizio delle scienze moderne con i principi di Galileo Galilei”.
Grande entusiasmo anche da parte degli studenti appartenenti a 24 scuole italiane ed italiane all’estero, dal Marocco alla Romania, dalla Svizzera alla Spagna, che hanno approfondito i temi proposti dalla cinquina finalista con la possibilità di confrontarsi direttamente con scienziati e divulgatori scientifici di acclarato prestigio. “Lavorare con i ragazzi mi procura grande soddisfazione e mi ripaga di ogni sforzo profuso – ha commentato la responsabile scientifica del Planetario Pythagoras, che ha coordinato Cosmos Studenti – quest’anno ho trovato un livello di competenze molto elevato e sono orgogliosa di aver contribuito a diffondere l’amore per le scienze tra le giovani generazioni”. Con la cinquina finalista sono state proposte letture interessanti che hanno acceso un dibattito vivace tra gli studenti: L’intelligenza artificiale. Una guida per esseri umani pensanti di Melanie Mitchell (Einaudi, trad. Silvio Ferraresi), Rosalind Franklin – Ho fotografato il DNA di Paola Cadelli (Morellini), L’ alfabeto della natura di Roberto Battiston (Rizzoli) , Le gioie della scienza di Jim Al-Khalili (Bollati Boringhieri, trad. Laura Servidei).
Nel prosieguo della conferenza stampa, nella sala “Trisolini” di Palazzo Alvaro, alla presenza del sindaco metropolitano f.f. Carmelo Versace, Filippo Quartuccio, Consigliere delegato alla cultura Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppina Attanasio, Dirigente della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Angela Misiano, Responsabile Planetario Pythagoras e, collegato da remoto, Gianfranco Bertone, Presidente Comitato Scientifico Cosmos, si è poi presentato il secondo capitolo del Premio Cosmos, che vedrà la fase del Premio assegnato dalla giuria del Comitato Scientifico che sarà conferito in occasione del Festival Cosmos, che, «dopo i positivi riscontri dello scorso anno – come dichiarato da Giuseppina Attanasio, dirigente della Città Metropolitana – verrà riproposto in autunno dal 4 al 7 ottobre».
Gianfranco Bertone, Presidente del Comitato Scientifico, direttore del Consorzio Europeo per la fisica teorica astroparticellare e professore ordinario di fisica presso l’Università di Amsterdam, dopo aver ringraziato «i prestigiosi componenti del Comitato Scientifico di Cosmos per il loro supporto e impegno», ha dato lettura della seconda cinquina finalista: “L’universo letterario del probabile” di Francesca Romana Capone (Bollati Boringhieri), “Storia dei cambiamenti climatici” di Brian Fagan e Nadia Durrani (Il Saggiatore, trad. Roberta Arrigoni), “L’intelligenza artificiale. Una guida per esseri umani pensanti” di Melanie Mitchell (Einaudi, trad. Silvio Ferraresi), “L’avvocato dell’atomo. In difesa dell’energia nucleare” di Luca Romano ( Fazi ) e “Dodici esperimenti che hanno cambiato il mondo” di Suzie Sheehy (Bollati Boringhieri, trad. Gianna Cernuschi).
Per il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, il premio Cosmos rappresenta «una scommessa vinta dalla Città Metropolitana in un terreno, affatto semplice, come quello della divulgazione scientifica». «L’impegno del sindaco Giuseppe Falcomatà – ha sottolineato – nell’aver voluto fortemente investire in questo campo e che, oggi, vede coinvolti il consiglio e tutta l’equipe dell’evento, ci consegna la soddisfazione e la convinzione di dover continuare a promuovere materie che possono certamente dare una risposta forte al territorio. Poi, le vittorie delle nostre ragazza e dei nostri ragazzi ci ripaga di ogni sforzo fatto».
Il consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, ha parlato di un premio che «è ormai diventato un appuntamento fisso di alta cultura scientifica che consente di confrontarci con partner di livello come i Ministeri coinvolti e la Società astronomica italiana». «Reggio Calabria – ha spiegato – emerge in ambito nazionale ed internazionale per fatti assolutamente positivi. L’obiettivo della Città Metropolitana, dunque, è sempre quello di contribuire a far crescere il comprensorio attraverso la cultura e l’arte in generale». «Il premio Cosmos – ha concluso Quartuccio – è un momento davvero importante perché coniuga il sapere scientifico con la curiosità dei ragazzi, con la professionalità degli studiosi e con un arricchimento complessivo del bagaglio culturale personale e collettivo che deriva da tutta questa formidabile attività. Possiamo, quindi, ritenerci davvero orgogliosi del lavoro svolto».