È stato presentato questa mattina agli Ambiti territoriali il progetto “Rete dei servizi di facilitazione digitale” che mira a favorire l’alfabetizzazione digitale e l’accesso ai servizi offerti dalla Pubblica amministrazione a tutti quei cittadini che in genere hanno difficoltà a connettersi alla rete e ad usare ciò che è disponibile online, dalle informazioni alla possibilità di presentare domande e richieste.
L’ investimento è di 5 milioni di euro; nel progetto saranno coinvolte novantamila persone ed è prevista l’attivazione di 114 punti di facilitazioni digitale in Calabria per accrescere le competenze digitali diffuse, per favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, per promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza digitale attiva e per incentivare l’uso dei servizi online dei privati e delle amministrazioni pubbliche, semplificando il rapporto tra cittadini e Pubblica amministrazione. Il progetto è realizzato congiuntamente dagli assessorati Politiche sociali e Transizione digitale.
“Con questa misura – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Emma Staine – vogliamo garantire l’alfabetizzazione digitale, insieme alla connettività, aspetti fondamentali per ridurre le disuguaglianze create dalla scarsa conoscenza o dalla mancanza di possibilità all’accesso delle nuove tecnologie”.
Per illustrare compiutamente il progetto, la Regione ha organizzato un incontro tecnico che si è tenuto questa mattina alla Cittadella regionale.
“Il progetto rientra nella più ampia strategia di investimenti sulla crescita digitale avviata dalla Regione Calabria – spiega l’assessore con delega alla Transizione digitale Filippo Pietropaolo – e declina a livello regionale una iniziativa del dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del consiglio dei ministri che punta a supportare le fasce della popolazione a maggior rischio di subire le conseguenze del digital divide. É una nuova opportunità educativa che offriamo a giovani e adulti per sviluppare le competenze digitali di base richieste per il lavoro, la crescita personale, l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva. Vogliamo superare quella carenza di competenze digitali che rappresenta uno dei principali limiti per lo sviluppo della regione”.