L’opera “Il ritorno del figliol prodigo”, olio su tela di Mattia Preti custodito all’interno della Pinacoteca civica del Comune di Reggio Calabria, sarà al centro di una complessa operazione di restauro inserita nel progetto “Restituzioni”, promosso da Intesa Sanpaolo in sinergia con il Ministero per i Beni culturali.
«Un’altra delle nostre meraviglie – ha detto l’assessora alla Cultura, Irene Calabrò – è stata selezionata all’interno di un programma che, negli anni, ha permesso di restituire alla collettività migliaia di opere d’arte, divulgando gli esiti scientifici delle ricerche ad esse connesse. La collaborazione con l’ufficio del Soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio per Reggio e Vibo, Fabrizio Sudano, cui va il mio ringraziamento, ha contribuito a raggiungere un importante risultato che replica il successo ottenuto con gli interventi già posti in essere sulle Tavolette di Antonello da Messina, raffiguranti “San Girolamo Penitente” e “La visita dei tre angeli ad Abramo”, restaurati dall’Icr di Roma nell’ambito proprio di “Restituzioni” e divenute elemento attrattivo di primo piano sia a Matera, nell’anno in cui la città lucana è stata Capitale della Cultura, sia nella successiva mostra collettiva di Napoli, allestita a corollario del progetto promosso da Intesa Sanpaolo».
«Oggi – ha affermato l’assessora alla Cultura – le opere del pittore siciliano, rappresentano una delle parti più interessanti del percorso artistico esposto alla Pinacoteca Civica. Siamo felici, dunque, che lo stesso destino toccherà a “Il ritorno del figliol prodigo” di Mattia Preti, il “Cavaliere calabrese” riconosciuto fra i massimi esponenti del barocco italiano. Il progetto di restauro è stato curato da Giuseppe Mantella, sotto la supervisione della Soprintendenza e del Settore cultura del Comune di Reggio Calabria».
«La nuova edizione del progetto “Restituzioni” – ha ricordato Calabrò – prevede il restauro di 61 “nuclei” di opere appartenenti al patrimonio artistico dei tutte le regioni, coinvolge 50 enti di tutela e 61 enti proprietari tra musei, chiese e siti archeologici e si concluderà con una grande mostra in programma nel 2025».