L’ambasciatore del Regno del Belgio in Italia, S.E. Pierre Emmanuel De Bauw, è stato ospitato dal presidente e dal direttore generale di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara e Dario Lamanna, per un incontro istituzionale inserito nel calendario di visite ufficiali dell’Ambasciata belga in Calabria.
Nel corso della riunione, Ferrara ha illustrato gran parte del piano che Unindustria Calabria, assieme al Centro studi di Confindustria, ha redatto e che sarà ufficialmente presentato nel dettaglio nelle prossime settimane.
Tra opportunità già esistenti e prospettive di sviluppo a breve, medio e lungo termine, l’incontro con l’ambasciatore belga ha lasciato quest’ultimo positivamente colpito dalle potenzialità della Calabria e dall’approccio con cui Unindustria Calabria si propone quale interlocutore di riferimento per lo sviluppo della politica industriale in regione, anche e soprattutto alla luce delle indicazioni che giungono dall’Europa in termini di sostegno all’evoluzione del mondo imprenditoriale secondo i temi Esg.
«Abbiamo rappresentato all’ambasciatore qual è la nostra visione di sviluppo per la Calabria – ha spiegato Ferrara al termine dell’incontro – e ho trovato un interlocutore molto attento e interessato. Ci ha posto domande specifiche, si è informato su temi ben precisi, sintomo di come la Calabria sia capace di generare profondo interesse per le prospettive che offre. Queste sono legate soprattutto all’ingente mole di risorse europee pianificate per la Calabria il cui investimento, però, dovrà essere pianificato guardando all’efficacia e all’efficienza della spesa, considerando, cioè, le migliori opzioni di investimento per massimizzare la ricaduta positiva dei progetti finanziati. Da questo punto di vista, che è alla base del piano che presenteremo alla presenza del presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, e del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nei prossimi giorni, abbiamo riscontrato la profonda condivisione da parte dell’ambasciatore, tanto nel metodo che abbiamo posto alla base del nostro lavoro, quanto nel merito delle ipotesi di politica industriale da adottare per la nostra regione».