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Elezioni, Catalano: “La falsa ideologia del risparmio nelle privatizzazioni”

“In Italia il tasso della disoccupazione, non solo è fra i più alti dell’Eurozona, ma sarebbe anche il più alto degli ultimi decenni. Sarà una coincidenza ma tutto ciò sarebbe da attribuire alle privatizzazioni. È necessario far ritornare il ceto sociale medio. Tale categoria è composta dall’impiegato soprattutto pubblico e con contratto a tempo indeterminato; questo soggetto sta scomparendo sempre di più a causa del trasferimento dei lavori Statali in capo ai privati Nella falsa ideologia del risparmio, il sistema di privatizzare i servizi Statali non fa altro che abolire l’impiego pubblico ed aumentare i costi degli stessi servizi per i cittadini spostando la ricchezza dal tessuto sociale alle multinazionali. Se con il pubblico impiego servono 100 addetti per portare avanti un opera; lo stesso servizio affidato ai privati potrà essere effettuato magari con 60 unità lavorative. Detto così sembra evidente che ci sia un risparmio, ma l’appalto all’impresa privata non costa meno di quanto costerebbe, allo Stato, svolgere quel servizio compreso gli stipendi di 100 impiegati in quanto nel privatizzare, l’utile d’impresa senza contare gli sprechi, coprirebbe di gran lunga i costi del servizio. Il danno più grave in tutto ciò è che gli impiegati delle aziende private spesse volte non sono mai con un contratto a tempo indeterminato e forse a volte non hanno neanche uno stipendio a tempo pieno; questa tipologia di lavoratori non genera benessere nel tessuto sociale, ma crea ricchezza soltanto nelle tasche delle grandi imprese che spesse volte sono delle multinazionali (rastrellano il denaro nel territorio ed investono all’estero). È necessario attuare un’inversione di tendenza tornando a gestire i servizi dello Stato con l’impiegato pubblico. Nel momento in cui manca la certezza del domani le famiglie cominciano a risparmiare e ciò ingenera la crisi. La sicurezza del domani è indiscutibile che c’è l’abbia soltanto l’impiegato pubblico. Lo stipendio pubblico in un contesto sociale crea un grande vantaggio che è di gran lunga superiore a qualunque ipotetico spreco. Concludendo: riduzione fino all’azzeramento degli appalti di servizi soprattutto quelli globalizzati, etc. essi devono tornare ad essere gestiti dallo Stato e soprattutto eliminare anche i grandi calderoni mangiasoldi come la Consip etc. Questi sistemi creano l’indebitamento dello Stato e l’impoverimento delle famiglie. Tutto ciò permetterà l’aumento del pubblico impiego e la ricrescita socio economica.” Ad affermarlo Luigi Catalano, candidato per la Calabria all’uninominale collegio U05 con la lista “Mastella, Noi di Centro Europeisti”

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