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L’associazione ‘Amici del Ponte Nello Stretto’: “Con Salvini verso l’area metropolitana più innovativa del mondo”

«Il Ponte sullo Stretto non è solo un’infrastruttura, ma il cuore dell’area metropolitana più innovativa del mondo». Con queste parole il Ministro delle Infrastrutture e Vicepremier Matteo Salvini ha accolto la visione illustrata dall’Associazione Amici del Ponte Nello Stretto, durante l’incontro avvenuto venerdì 3 ottobre u.s. a Reggio Calabria.

L’incontro, promosso dal Presidente dell’Associazione, Prof. Simone Veronese, si è svolto nel corso della visita politica del Ministro nella città calabrese e “ha rappresentato un momento significativo di confronto” sui futuri scenari di sviluppo legati alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.

Il Ponte come asse di sviluppo del Mezzogiorno

«Il Ponte non è un’opera isolata – ha ribadito l’Associazione – ma rappresenta l’asse portante di una nuova visione di crescita per il Sud Italia e per tutto il Mezzogiorno».

Durante il confronto, è stato sottolineato un aspetto spesso trascurato nel dibattito pubblico: «Il Ponte ha il potenziale di generare l’area metropolitana più innovativa del mondo, unendo Reggio Calabria e Messina in un sistema urbano, produttivo e infrastrutturale integrato. Una realtà unica al mondo, dove due sponde e due regioni si fondono in una piattaforma di sviluppo connessa all’Europa e al Mediterraneo».

Questa visione non riguarda soltanto la mobilità, ma un nuovo modello di crescita per tutto il Sud: porti più forti, turismo integrato, intermodalità logistica e nuove opportunità occupazionali. Il Ponte, infatti, sarà la chiave per valorizzare il Mezzogiorno come motore strategico dell’Italia, rilanciando l’intero asse logistico e produttivo meridionale, a partire da Gioia Tauro, destinato a diventare un nodo centrale del traffico merci euro-mediterraneo.

La denuncia: «PD ostaggio dell’ideologia»

L’Associazione ha inoltre denunciato «l’atteggiamento ideologico e miope del Partito Democratico», a tutti i livelli – nazionale, regionale e locale – accusato di ostacolare la realizzazione del Ponte «non per motivazioni tecniche o ambientali, ma per pura opposizione politica».

In particolare, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, è stato indicato come uno dei principali esponenti di questa linea «di retroguardia», che «trasforma una grande opportunità di sviluppo in una battaglia ideologica a danno dell’intera area dello Stretto».

«È grave – afferma l’Associazione – che chi amministra il territorio scelga di schierarsi contro un’opera capace di generare lavoro, infrastrutture, turismo e competitività per tutto il Sud. Questa posizione, dettata da logiche di partito e interessi elettorali, mostra l’incapacità del PD di cogliere il valore strategico del Ponte e di immaginare un futuro in cui Calabria e Sicilia non siano più periferie, ma cuore pulsante dell’innovazione e dello sviluppo mediterraneo».

Salvini: «Uniremo Calabria e Sicilia in un sistema unico al mondo»

Il Ministro Salvini ha espresso pieno sostegno alla visione proposta, dichiarando:

«Il Ponte sullo Stretto non è solo un’infrastruttura, ma il cuore dell’area metropolitana più innovativa del mondo. Uniremo Calabria e Sicilia, Reggio e Messina, per creare un sistema unico al mondo, un modello di integrazione tra trasporti, logistica e sviluppo locale. Andremo avanti con determinazione.»

L’Associazione Amici del Ponte Nello Stretto ha espresso gratitudine al Ministro per la sua determinazione nel difendere un progetto che può realmente cambiare il destino del Sud Italia.

Il Presidente, Prof. Simone Veronese, ha concluso:

«Il Ponte è il simbolo del riscatto del Sud, un’opera che unisce, crea lavoro, promuove turismo e competitività. Un ponte che collega due regioni, ma anche due visioni: quella di chi vuole crescere e quella di chi vuole restare fermo.»

L’Associazione continuerà a sostenere con decisione il progetto, contrastando “ogni tentativo politico o ideologico di sabotaggio”: «Lasciare il Mezzogiorno nell’isolamento è una scelta che non possiamo più permettere. Il futuro è adesso, e passa sullo Stretto.»

 

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