Domani 3 ottobre 2025, il Ministro delle Infrastrutture e Vicepremier Matteo Salvini sarà a Reggio Calabria per chiudere ufficialmente la campagna elettorale Calabrese. In questa occasione, come Presidente dell’Associazione “Amici del Ponte Nello Stretto” insieme ai componenti del direttivo incontreremo il Ministro in un momento separato rispetto all’evento politico, per esprimergli il nostro sostegno e il nostro ringraziamento per l’impegno concreto che ha dimostrato verso la Calabria e tutto il Sud Italia.
Da anni l’associazione denuncia con forza l’isolamento infrastrutturale della Calabria: reti stradali incomplete, ferrovie arretrate, trasporti pubblici insufficienti.
Oggi però, grazie all’impegno del Ministero delle Infrastrutture, qualcosa sta davvero cambiando:
- 44 milioni di euro investiti da Busitalia per l’acquisto di nuovi autobus destinati alla mobilità locale;
- 50 milioni di euro stanziati dal MIT per le infrastrutture calabresi, con 11 milioni destinati alle strade provinciali di Reggio Calabria;
- L’avvio dei lavori sulla SS 106 Jonica, una battaglia storica che oggi diventa realtà.
Queste non sono promesse da comizio, ma interventi concreti, documentati, misurabili. E soprattutto, sono il segnale di una visione d’insieme che mette il Sud al centro delle politiche pubbliche.
Il Ponte sullo Stretto non è un’opera isolata, non è un lusso: è il fulcro di un progetto di sviluppo integrato che coinvolge trasporti, logistica, turismo, occupazione e modernizzazione tecnologica. Come Associazione “Amici del Ponte Nello Stretto”, da anni sosteniamo questa grande opera con passione e serietà. Abbiamo portato il dibattito nelle scuole, nelle università, nei territori, sempre con l’obiettivo di informare e costruire.
Il Ponte significa:
- riduzione dei tempi di collegamento tra Sicilia e continente;
- rilancio del trasporto merci e passeggeri;
- attrazione di investimenti nazionali ed europei;
- creazione di migliaia di posti di lavoro stabili e qualificati.
Dispiace constatare che una parte del centrosinistra, soprattutto quello che oggi si definisce “campo largo”, continui a dire no a tutto. Solo ideologia e conservazione, come se la Calabria dovesse rimanere una terra immobile, assistita e dimenticata. Ma noi non ci stiamo. La Calabria non ha bisogno di freni, ma di una spinta decisa verso il futuro. Per questo durante l’incontro con il Ministro Matteo Salvini lo esorteremo a non fermarsi, perché il Ponte è una sfida storica. Il Ponte sullo Stretto è – e deve restare – il simbolo del riscatto del Sud. Non solo perché sarà il più grande ponte del mondo, ma perché porterà intorno a sé un autentico rilancio commerciale, turistico ed economico. Sarà la spina dorsale di una nuova stagione di sviluppo per tutta la Calabria, per l’intero Mezzogiorno, in particolare per Reggio Calabria, che ha il diritto e il dovere di tornare protagonista nel cuore del Mediterraneo.
Noi continueremo, con spirito costruttivo, a difendere ogni progetto che porta lavoro, sviluppo, connessione e dignità al nostro territorio. La Calabria non può più essere l’ultima ruota del carro. Deve essere una regione d’Europa, non una periferia d’Italia.