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Soverato, la baia dei cavallucci marini: l’eccellenza calabrese che può trasformare la sostenibilità in economia

Nel mondo i Parchi Marini producono oltre 36 miliardi di dollari l’anno solo dal turismo, mentre in Europa la Blue Economy muove 890 miliardi di euro di fatturato e 250 miliardi di valore aggiunto, garantendo occupazione a 4,8 milioni di persone. È in questo segmento che la Calabria, con i suoi sei Parchi Marini regionali e le 28 Zone Speciali di Conservazione, si inserisce a pieno titolo, confortata da ricerche, dati e cifre che confermano un patrimonio di biodiversità unico nel Mediterraneo, sul quale lavoriamo per metterlo a sistema.

A LAVORO PER RIDISEGNARE RUOLO STRATEGICO DEI PARCHI MARINI

Lo ha ribadito il Direttore Generale dell’Ente Parchi Marini Regionali (EPMR) della Calabria, Raffaele Greco, intervenendo in un dibattito televisivo sul ruolo strategico delle aree protette calabresi, portando all’attenzione il caso emblematico del Parco Marino di Soverato, terra simbolo dei cavallucci marini scelti ad emblema del brand dell’Ente.

 

L’UNICA REGIONE ITALIANA CON PARCHI MARINI REGIONALI

La Calabria è l’unica regione italiana ad aver istituito Parchi Marini regionali, una scelta che la distingue nel panorama nazionale e che ne rafforza la vocazione alla sostenibilità. Il Parco Marino di Soverato – Baia dell’Hippocampus rappresenta un unicum: habitat privilegiato per i cavallucci marini mediterranei (Hippocampus guttulatus e Hippocampus hippocampus), che negli ultimi anni hanno ripreso a ripopolare i fondali grazie alla protezione dell’area.

 

TESTIMONIANZE CHE ARRIVANO DAL MARE E RICHIAMANO IDENTITÀ

Greco, parlando ai microfoni del talk televisivo, ha richiamato gli studi della biologa Maria Assunta Menniti (CESRAM) sul monitoraggio di specie rare come il grampo, cetacei che appartengono alla famiglia Delphinidae, segnalando che le acque calabresi stanno restituendo dati inediti sulla loro presenza. Una sorte di carta di identità più unica che rara. Ha inoltre citato la testimonianza del sub Paolo Palladino, autore del volume Le Meraviglie Sommerse della Calabria, che descrive la Baia di Soverato come un vero paradiso sottomarino: cernie, murene, saraghi, dentici, riccioli e cavallucci marini avvistati con crescente frequenza, segno concreto – sottolinea – di un mare che si sta rigenerando.

 

TECNOLOGIA E PROGETTI SOSTENIBILI PER RILANCIARE LA BAIA

Il rilancio della Baia non è frutto del caso, ma il risultato di scelte mirate e interventi innovativi. Qui – ricorda il Direttore Generale – abbiamo installato una sonda oceanografica collegata a telecamere subacquee che consentono di osservare in tempo reale i fondali e le specie che li popolano, restituendo dati preziosi per la ricerca e la tutela della biodiversità. Allo stesso tempo sono stati creati campi ormeggio eco-sostenibili che riducono drasticamente l’impatto degli ancoraggi e preservano le praterie di Posidonia, vere foreste marine che custodiscono ossigeno e vita. Si tratta di azioni concrete che non solo salvaguardano gli ecosistemi più delicati, ma rafforzano anche l’attrattività del Parco come destinazione di turismo naturalistico e responsabile.

 

VERSO LA CARTA EUROPEA DEL TURISMO SOSTENIBILE

Stiamo lavorando alla Carta Europea del Turismo Sostenibile – aggiunge ancora – per costruire un’offerta integrata che metta insieme risorse naturalistiche, come i cavallucci marini e le specie pelagiche, con le ricchezze culturali e identitarie della regione. L’obiettivo è fare dei nostri Parchi non solo aree protette, ma vere destinazioni turistiche sostenibili, capaci di attrarre visitatori anche oltre la stagione balneare.

 

SOVERATO È UN ALTRO LABORATORIO DI FUTURO

Il Parco Marino di Soverato si conferma laboratorio di futuro, esempio tangibile di come la tutela ambientale possa generare economia, turismo e nuova identità territoriale. La Calabria, con i suoi 6 Parchi Marini regionali e le 28 ZSC, si propone oggi come protagonista di un modello di sviluppo basato sulla sostenibilità, pronta – conclude Greco – a trasformare un patrimonio naturale unico nel Mediterraneo in valore economico e culturale per le comunità locali e per l’intero Paese.

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