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“Mercato, economia e bene comune: le ragioni del dialogo”, il convegno alla Camera di Commercio di Catanzaro

Si terrà sabato 13 settembre 2025, nel salone delle conferenze della Camera di Commercio di Catanzaro, con inizio alle ore 10, il Convegno sul tema “Mercato, economia e bene comune: le ragioni del dialogo”.

L’evento rientra nel più ampio progetto avviato dal Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (M.E.I.C.) -sezione diocesana di Catanzaro-Squillace – per la costituzione di una Alleanza per il bene comune aperta alla società civile, al mondo associativo, accademico, sindacale, ordini professionali, associazioni di categoria e istituzioni pubbliche per promuovere, con azioni concrete, l’idea del bene comune e dei diritti inalienabili dell’uomo, difendendo, ad ogni livello istituzionale, i principi cardine della nostra Carta costituzionale. L’idea dell’Alleanza è stata sviluppata dal M.E.I.C. prendendo spunto dalla storica sentenza della Corte costituzionale n. 192/2024 sull Autonomia differenziata che ha configurato il bene comune come strumento a servizio della società e dei diritti degli individui e delle formazioni sociali a garanzia dell’unità e l’indivisibilità della Repubblica. Peraltro, il bene comune è uno dei cardini della Dottrina sociale della Chiesa quale dimensione sociale e comunitaria del bene morale.

Il Convegno fa seguito all’intesa intercorsa tra il M.E.I.C. e Fondazione Eugenio Mancuso per condividere e promuovere iniziative per la diffusione di una cultura del bene comune nell’ambito di EXPO FATA, annuale importante manifestazione organizzata dalla suddetta Fondazione.

Il filo conduttore del Convegno – ha evidenziato Luigi Bulotta, presidente del M.E.I.C., sarà il bene comune e, in particolare, l’economia del bene comune. Infatti, per superare le criticità in atto nell’ambito economico e finanziario dovremmo cominciare a vedere appunto un’economia come mezzo al servizio dell’equità della persona; l’ambiente dovrebbe essere visto come una casa comune; per l’aspetto sociale passeremmo dall’homo oeconomicus all’homo homini natura amicus, quindi all’aspetto relazionale di cura, di generatività e di reciprocità. L’acquisizione di denaro non deve essere un fine in sé stesso, ma un mezzo per ciò che conta davvero: una buona vita per tutti. A tal fine vanno coinvolti anche altri soggetti che sono fondamentali per la costruzione di un bene comune, come il Terzo settore, la cittadinanza attiva e la comunità. Infatti, per la realizzazione di questo obiettivo bisogna essere tutti, sia pure nella diversità di idee, in piena sintonia e sinergia, parlando la stessa lingua con la massima apertura verso chi ci sta vicino. Per questo motivo è molto importante il dialogo e il confronto tra tutti i soggetti coinvolti e che condividono lo stesso cammino e gli stessi obiettivi, in modo che si possa realizzare concretamente il bene comune, inteso come il convivere sereno e solidale dei cittadini, promuovendo nel contempo, l’appartenenza consapevole e responsabile alla comunità nazionale”.

L’avv. Francesco Granato, presidente della Fondazione Mancuso, da parte sua, ha sottolineato che, a suo avviso, “il sistema delle imprese, particolarmente nel campo dell’agricoltura e del turismo, può svilupparsi adeguatamente e resistere solo nell’ambito di un tessuto “bene-stante”, nel quale opportunità, almeno minime, di reddito e, comunque, di sussistenza risultino in capo a chiunque abbia capacità di lavoro e volontà di espletarlo. Il rapporto fra tutti i soggetti che operano in campo economico deve necessariamente essere finalizzato, attraverso un costante confronto, al bene comune, fuoriuscendo dalle mere logiche del mercato, le cui regole non recepiscono dinamiche diverse dall’oggettivo confronto della domanda con l’offerta. Per questo motivo, come Fondazione, abbiamo, subito e con convinzione, aderito alla proposta del M.E.I.C. di condividere le finalità che l’Alleanza del bene comune si prefigge, inserendo questo convegno tra gli eventi previsti nel contesto dell’organizzazione di Expo Fata 2025 – Fare Agricoltura, Turismo, Ambiente, che saranno necessariamente incentrati sulle problematiche e tematiche emergenti e di maggiore interesse nei settori dell’agricoltura, del turismo e dell’ambiente, ma, specie negli attuali tempi di generale crisi economica, sulle esigenze sociali e sulla estesa e profonda mappa dei bisogni che in Calabria non accenna a regredire mancando attività economiche trainanti.”

Hanno aderito e condiviso l’iniziativa del M.E.I.C. la Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valenzia, di cui è presidente Pietro Falbo, il COMALCA, Mercato Agroalimentare Calabria, di cui è presidente Daniele Maria Ciranni, l’Unindustria Calabria, di cui è presidente Aldo Ferrara.

I lavori congressuali, moderati da Giuseppe Soluri, presidente dell’’Ordine dei giornalisti della Calabria, saranno introdotti da S.E. Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace; seguiranno gli interventi di Pietro Falbo, presidente della Camera di Commercio CZ KR VV, Nicola Fiorita Sindaco di Catanzaro, Francesco Granato, presidente Fondazione Eugenio Mancuso, Aldo Ferrara, presidente Unindustria Calabria, Daniele Maria Ciranni, presidente Comalca che esporranno le loro idee e valutazioni sul bene comune e come intendono nei rispettivi enti sostenere una economia mirata al bene comune. Gli aspetti strettamente economici e finanziari legati ad una economia del bene comune saranno illustrati da Franco Rubino, Direttore del Dipartimento di scienze aziendali e giuridiche dell’Università della Calabria. Le conclusioni saranno tratte da Luigi Bulotta, presidente del M.E.I.C.

La partecipazione al Convegno è libera. I lavori potranno essere seguiti in diretta collegandosi alla pagina Facebook del MEIC, Sezione di Catanzaro-Squillace.

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