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A Catanzaro l’incontro circoli Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba e la compagna Yarisleidis Medina

Si è svolto ieri a Catanzaro, presso la sede di Potere al Popolo, un incontro con le delegazioni dei circoli dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba che si stanno costituendo in Calabria e la compagna Yarisleidis Medina (funzionaria dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli).

Da parte dei rappresentanti calabresi si è manifestata la chiara volonta di accelerare il percorso di costituzione formale dei circoli per sostenere fattivamente Cuba in termini materiali e di controinformazione rispetto al pensiero unico neoliberista e capitalista.

Nel corso dell’incontro è stato ribadito che il trionfo della rivoluzione cubana rappresenta un evento dall’alto valore simbolico, sia per l’intera nazione cubana che finalmente raggiungeva l’agognata effettiva indipendenza liberandosi dal giogo imperialistico, che per il messaggio di emancipazione nazionale e giustizia sociale lanciato al proletariato mondiale e ai popoli oppressi, in lotta contro lo sfruttamento capitalistico e il colonialismo, questi ultimi all’epoca ancora numerosi in Asia e, soprattutto, in Africa Sub- sahariana.

La compagna Yarisleidis Medina ha spiegato dettagliatamente le condizioni di vita che devono affrontare oggi i cittadini cubani in seguito alla pandemia che ha ridotto drasticamente gli introiti provenienti dal turismo; attività che rimane la principale fonte di reddito dell’isola. Inoltre “Il bloqueo”, l’embargo USA nei confronti di Cuba a cui hanno aderito anche altri paesi, rimane l’ostacolo principale per lo sviluppo  economico, commerciale e finanziario del Paese. La principale difficoltà è la carenza di carburante, necessaria per il trasporto delle merci e dei combustibili fossili indispensabili per la produzione di energia elettrica. Ha poi ricordato come l’amministrazione Obama aveva avviato un piano di progressiva riduzione delle condizioni di embargo in considerazione del fatto che la collaborazione politico-economica-militare con l’Unione Sovietica si è di fatto già conclusa dal 1991, ai tempi del presidente Gorbačëv (in realtà, nel frattempo, si è conclusa anche l’intera esperienza della stessa Unione Sovietica). Purtroppo il suo successore Donald Trump, per motivi puramente propagandistici, visto che Cuba non può rappresentare in alcun modo una minaccia per gli USA, ha pensato bene di revocare tutte le decisioni del governo Obama e ripristinare le durissime condizioni di embargo. Al momento il presidente Biden non ha ancora deciso quale via intraprendere nei confronti delle relazioni diplomatiche e commerciali con Cuba.

La compagna Medina ha, infine, ricordato il contributo fornito all’Italia della Brigata medica Internazionale Cubana Henry Reeve composta da 36 medici, 15 infermieri ed un coordinatore, nei giorni del picco della pandemia nel 2020.

L’impegno assunto ieri è quello di iniziare il lavoro politico per la costituzione dei circoli e di sostegno concreto a Cuba e alla rivoluzione.

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