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Presentata la prima Relazione annuale del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato

È iniziata con un silenzio carico di memoria e rispetto la presentazione della Relazione annuale del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, avvocato Antonio Lomonaco. Un nome su tutti: Giovanni Falcone. Insieme a lui, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Vittime di una strage che ha scosso il Paese, ma che ha anche dato origine a una nuova coscienza civile, più attenta, più consapevole, più coraggiosa.

Un’introduzione forte, simbolica, che ha aperto il racconto di un anno intenso. Lomonaco ha sottolineato come il sistema giuridico italiano, pur ricco e articolato, abbia per troppo tempo dimenticato la figura della vittima: “Nel codice di procedura penale – ha affermato – la parola vittima compare solo cinque volte. Il nostro compito è rovesciare questa cultura, spostare lo sguardo, rimettere al centro l’umanità ferita.”

L’Ufficio del Garante, nato nel 2023 grazie alla volontà del Consiglio regionale, si è ormai affermato come una realtà riconoscibile, talvolta scomoda, ma sempre presente. Un presidio attivo, capace di esporsi, anche con iniziative forti o provocatorie, pur di affermare un messaggio chiaro: nessuna vittima deve essere lasciata sola.

Dai casi di cronaca trattati con superficialità e sensazionalismo – come quello di una minore diventata suo malgrado “merce da prima pagina” – alle denunce pubbliche in occasione del Primo Maggio, in cui è stato ricordato come ogni morte sul lavoro debba interrogarci tutti, l’Ufficio ha mantenuto alta l’attenzione su temi sensibili e drammaticamente attuali. Ha avviato progetti contro il bullismo, promosso percorsi di giustizia riparativa, promosso il primo fondo di sostegno alle vittime di reato in Calabria e costruito una rete di collaborazioni istituzionali e con il privato sociale.

Tra i risultati più rilevanti anche la proposta di legge per l’istituzione del Garante nazionale per la tutela delle vittime di reato, iniziativa partita proprio in sinergia con il Presidente del Consiglio Filippo Mancuso, e accolta con favore dalla senatrice Tilde Minasi.

Il Presidente Mancuso, presente all’iniziativa, ha dimostrato in modo chiaro e concreto la propria vicinanza e il proprio apprezzamento per il lavoro svolto da Antonio Lomonaco, riconoscendone il valore istituzionale e sociale. Ha inoltre assunto l’impegno di continuare a stimolare il Governo nazionale affinché l’Autorità Garante per le vittime diventi presto realtà anche su scala nazionale, dando seguito alla proposta nata proprio in Calabria.

Ma ci sono ancora sfide da affrontare. La carenza di organico, la necessità di una presenza più capillare sul territorio, il bisogno urgente di consolidare relazioni istituzionali capaci di contrastare la deriva dell’indifferenza. “Abbiamo fatto tanto – ha detto Lomonaco – ma dobbiamo fare di più. E dobbiamo farlo insieme.”

Un ringraziamento speciale è stato rivolto al Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, per le parole di incoraggiamento espresse nei confronti dell’Ufficio.

Hanno portato il loro saluto tutti i Garanti regionali della Calabria. A concludere la giornata sono stati il Direttore Generale Sergio Lazzarino, il Segretario Generale Giovanni Fedele e il Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.

Un giorno di memoria. Un anno di lavoro. Una promessa: nessuna vittima sarà più lasciata sola.

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