< La politica è l’arte delle scelte: e il Documento di Finanza Pubblica del governo Meloni le ha chiarissime. Tra propaganda e proclami social, mai davanti a un giornalista che osi porre domande scomode, questo governo ha dichiarato a chiare lettere dove sta: non finanzierà la sanità, non aumenterà i salari, non investirà in istruzione, né sosterrà imprese soffocate da due anni consecutivi di crollo della produzione industriale.
Al contrario, ha deciso di riversare risorse in un piano di riarmo che è un vero e proprio piano di distruzione, anziché colmare il gap infrastrutturale che frena lo sviluppo del Paese. Sul Ponte sullo Stretto – opera inutile per i calabresi e i siciliani, ma ricca linfa per manager e dirigenti – ha investito 15 miliardi, mentre in Calabria servirebbero almeno 18 miliardi per portare finalmente l’Alta Velocità fino a Reggio e mettere in sicurezza la linea jonica.
Un massacro di scelte che tradisce proclami e propaganda: vi riempite la bocca con il “Sud”, ma nei fatti l’avete sacrificato sull’altare della propaganda. La Calabria non è una terra da svuotare e avvelenare: merita infrastrutture moderne, sanità di qualità e scuole all’altezza. Ma per voi Calabria straordinaria significa solo «Calabria sacrificabile».
Voi avete scelto da che parte stare: dalla parte di chi sacrifica ancora una volta quella regione una parte d’Italia. Noi abbiamo scelto di stare dalla parte di chi è stanco di essere sacrificato>, così la deputata M5S Vittoria Baldino intervenuta alla Camera durante l’esame del Documento di Finanza Pubblica.