“Se non siamo audaci, il che non è sinonimo di irresponsabili, se non siamo terribilmente audaci con i nostri sogni e non crediamo in loro fino a renderli realtà, allora i nostri sogni appassiscono, muoiono, e noi con loro” - Luis Sepúlveda
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Fondazione Banca Montepaone, la presentazione di “Utopie dello sguardo”: un libro d’arte che diffonde bellezza e crea valore per la comunità

L’arte, che valica ogni confine e offre occasioni di confronto e valorizzazione del territorio, giovedì 20 marzo, è stata la protagonista assoluta della presentazione del catalogo “Utopie dello sguardo”, presso la Biblioteca Comunale di Catanzaro, nell’ambito del progetto “Art Cube – Spazio per la cultura” a cura della Fondazione Banca Montepaone.

Si tratta di un raffinato libro d’arte che custodisce tra le sue pagine la memoria delle esposizioni degli artisti calabresi affermati nel panorama artistico nazionale, Cesare Berlingeri, Pino Pingitore e Max Marra, che si sono succeduti negli ultimi due anni nell’insolita “galleria d’arte” realizzata all’interno della filiale di Catanzaro.

“L’intuizione di questo spazio dedicato all’arte nel contesto bancario è nata qualche anno fa, quando ci siamo resi conto che, a seguito della digitalizzazione, vi era un ampio spazio inutilizzato. Così, mossi dall’urgenza di portare l’arte fuori dai musei, abbiamo realizzato questo ambiente espositivo per promuovere la bellezza delle opere degli artisti calabresi e soprattutto migliorare l’animo delle persone, contribuendo al percorso di crescita del territorio” ha spiegato il presidente della Fondazione, Giovanni Caridi, durante l’evento moderato da Stefano Bucci, giornalista delle pagine culturali del Corriere della Sera.

Come ci ha tenuto a sottolineare Valeria De Luca, capoprogetto BCC Arte&Cultura, “tale progetto ha l’obiettivo di creare un museo diffuso sull’intero territorio nazionale, consolidando connessioni tra persone e artisti, tra beni culturali viventi che aiutano a diffondere oltre i confini regionali l’identità locale, il cuore pulsante dei nostri luoghi”.

A rendere possibile questa sfida ambiziosa è stata anche la sinergia con le istituzioni, in quest’occasione rappresentate dal prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, dal presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso, e dall’assessore comunale alla cultura Donatella Monteverdi che ha ribadito quanto creare bellezza condivisa anche in banca, dove si va per affari o difficoltà, inviti un po’ tutti a soffermarsi ad osservare con la giusta attenzione opere d’arte di un inestimabile valore anche emotivo”.

Ruolo centrale nella concretizzazione di questo progetto è stato ricoperto da Teodolinda Coltellaro, critico d’arte nonché curatrice del volume, che ha magistralmente unito due universi soltanto apparentemente distanti, attraverso la magia dell’arte che rappresenta la massima espressione della spiritualità umana.

“In questa vetrina cartacea siamo riusciti a intrecciare tre percorsi di ricerca differenti contraddistinti da un alfabeto ben identificabile e da una cifra stilistica ben orientata. Ogni mostra ha rappresentato la tappa di un viaggio che ha favorito uno scambio vicendevole di sguardi, un dialogo tra opere proseguito nella dimensione narrante del catalogo, fermentata dalla feconda estensione dell’utopia, luogo senza luogo, dove tutto è possibile” ha precisato Coltellaro introducendo i tre artisti.

Il legame indissolubile con le proprie radici è trasparso vivamente dalle parole di Berlingeri che, nonostante annoveri mostre in ogni angolo del mondo, è mosso da un’emozione unica quando espone nella sua terra. “I quadri sono poesie che fanno scorgere la bellezza dell’infinito. Attraverso l’arte rendiamo tangibile l’impossibile anche agli occhi dei visitatori che scoprono di non guardare le opere, ma di essere scrutati da esse” ha commentato.

Anche Marra, altrettanto devoto alla Calabria da cui è partito negli anni 70, si è trovato d’accordo con questa interpretazione lirica dell’arte, definendola “uno svolgimento poetico che rivela cosa c’è dentro una mostra, anche dietro la scelta di determinati materiali”.

Inanellando esperienze e pensieri diversi, tra materia, etere e astrazioni, i tre artisti hanno accettato di mettere a confronto non solo i loro pennelli, ma anche le rispettive visioni ed esperienze. “L’unicità delle nostre visioni personali è la giusta sintesi tra tre itinerari artistici che permettono di immergersi in un universo di energia vitale” ha aggiunto Pingitore.

Altrettanto fiero del prodotto editoriale anche Luigi Franco, direttore editoriale di Rubbettino, coeditore del volume con la Fondazione, che ha dichiarato “non si tratta di un catalogo legato al singolo momento della mostra, bensì di un volume articolato che conferma il valore dell’arte come bussola per l’essere umano».

Infatti, dopo esser stato apprezzato dai presenti, “Utopie dello sguardo” è pronto a diffondere l’eco oltre i confini regionali. Presto sarà presentato anche a Palazzo Reale a Milano. Nel frattempo l’attività della Fondazione Banca Montepaone prosegue infaticabilmente: come hanno preannunciato Caridi e Coltellaro, gli spazi della filiale di Catanzaro, nel mese di aprile, accoglieranno un altro artista prestigioso, ovvero il maestro internazionale del disegno Omar Galliani.

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