Un altro grande appuntamento con il teatro, delle rassegne a cura del Centro Teatrale Meridionale e di Teatri calabresi associati, per la Direzione artistica di Domenico Pantano, animerà la vita culturale calabrese nel prossimo weekend.
“Il Leone d’Inverno” da The Lion in Winter di James Goldman, traduzione di Roberta Conti, per la regia di Nicasio Anzelmo, andrà in scena sabato 15 marzo a Locri, alle ore 21.00 all’Auditorium Palazzo della Cultura, nell’ambito della XXXI Stagione Teatrale della Locride 2024-2025 e domenica 16 marzo a Palmi alle ore 18.30 al Teatro comunale Manfroce, nell’ambito delle Stagioni Teatrali di Calabria.
L’opera teatrale, interpretata dagli attori Viola Graziosi e Maximilian Nisi, e da Francesco Di Cesare, Sofia Graiani, Davide Ingannamorte, Davide Pandolfo, Giulio Tropea, è prodotta da Teatro della Città, scene e costumi di Vincenzo La Mendola, musiche originali di Giovanni Zappalorto e Andrea Nicolini, aiuto alla regia Chiara Barbagallo.
È la vigilia di Natale dell’anno 1183. Alla corte di Enrico II, uno dei re più spietati che la storia abbia mai conosciuto, a cui non restano più molti anni da vivere, la successione del trono alimenta viscide e repentine alleanze tra i figli del sovrano. Tutti aspirano alla corona per motivi differenti: Riccardo Cuor di Leone è mosso dalla sete di conquista, Goffredo cerca la gloria, Giovanni senza terra è accecato dall’avidità.
Eleonora d’Aquitania, l’astuta e manipolatrice moglie di Enrico II, animata dal risentimento e da un fiero desiderio di vendetta nei confronti del sovrano, usa i suoi figli come pedine di una scacchiera. Accecata dal desiderio di vendicarsi del marito, che la tiene prigioniera nelle torri del castello, Eleonora complotta l’abdicazione di Enrico II a favore del suo preferito Riccardo.
In quei pochi giorni, i corridoi e le camere del castello diventano teatro di orrende cospirazioni, violente liti, scenate di gelosia. Ma Giovanni, primogenito e legittimo erede al trono, è deciso a tenere per sé l’intero regno. Con l’aiuto di Filippo, re di Francia, ha messo a punto un piano ingegnoso per avere tutto e subito. Alla fine, il risultato sarà una nuova distribuzione dei poteri all’interno del regno, soprattutto nelle mani di Eleonora.
Uno spettacolo dalle tinte forti, che mescola sete di potere e passioni familiari, e lancia un monito sul disfacimento dei rapporti a causa della avidità e della aridità. Come dice la stessa Eleonora di Acquitania: “Noi siano l’origine delle guerre. Gli assassini siamo noi. Noi alimentiamo la guerra. La portiamo dentro di noi, come la sifilide. Ma, non possiamo semplicemente amarci un poco? È così che comincia la pace. Abbiamo tante ragioni per amarci. Abbiamo tante possibilità, figli miei, potremmo cambiare il mondo”.
Gli appuntamenti si avvalgono del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri e della Città di Palmi, e sono co-finanziati con Risorse PAC 2014-2020- Az. 6.8.3 – Avviso pubblico Eventi di promozione culturale 2024 della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.