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L’11 marzo la presentazione di “Criminalità socializzata” di Claudio Cordova all’Università di Messina

Martedì 11 marzo 2025, alle ore 14:30, l’Aula T del quarto piano del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (DICAM) dell’Università di Messina ospiterà un seminario di grande rilevanza sociale e giornalistica. L’evento vedrà la partecipazione del giornalista Claudio Cordova, autore del libro “Criminalità Socializzata. Le mafie nei social network. Dai pizzini ai post”, pubblicato lo scorso  27 febbraio 2025 per IOD Edizioni. Il seminario si inserisce nell’ambito dei corsi di Storia Contemporanea del professor Antonio Baglio e di Comunicazione e Giornalismo del professor Francesco Pira.

Claudio Cordova, noto per le sue inchieste sulla criminalità organizzata, approfondirà il tema dell’uso strategico dei social media da parte delle mafie. Nel suo ultimo lavoro, l’autore analizza il modo in cui le organizzazioni criminali hanno saputo adattarsi ai cambiamenti tecnologici, sfruttando piattaforme come Twitter e TikTok per costruire una narrazione di sé. Questo processo ha trasformato la criminalità organizzata in un vero e proprio brand riconoscibile, capace di esercitare una forte influenza, in particolare sulle nuove generazioni.

Il volume evidenzia il passaggio dalle forme tradizionali di comunicazione, come i celebri “pizzini” utilizzati da Cosa Nostra, ai più moderni post sui social network. Cordova mette in luce come queste piattaforme digitali abbiano contribuito alla diffusione del potere mafioso, fornendo nuovi strumenti di propaganda e rafforzando il controllo sociale attraverso la comunicazione immediata e diretta.

L’incontro rappresenta un’occasione unica per approfondire un aspetto cruciale della criminalità organizzata nel contesto contemporaneo e per comprendere come il digitale abbia trasformato le dinamiche di comunicazione delle mafie. Studenti, docenti e interessati avranno la possibilità di confrontarsi con l’autore su un tema di grande attualità, che coinvolge non solo il mondo accademico, ma anche la società civile nel suo complesso.

Cordova utilizza una combinazione di analisi storica, reportage sul campo, interviste e studi di caso per costruire una narrazione che è tanto educativa quanto allarmante. Attraverso esempi concreti, mostra come la mafia abbia adottato le tecnologie digitali non solo per migliorare la propria efficienza operativa ma anche per combattere una guerra di percezione, influenzando l’opinione pubblica e neutralizzando le voci critiche.

Il volume è arricchito da una serie di riflessioni sulle implicazioni di questa evoluzione per le forze dell’ordine e per le strategie di contrasto, sottolineando la necessità di un approccio aggiornato e adeguatamente informato che integri competenze digitali avanzate. Cordova critica apertamente l’insufficienza delle risposte tradizionali al fenomeno mafioso digitalizzato e propone un dialogo più costruttivo tra tecnologi, legislatori, esperti di sicurezza e comunità civili. Il volume, peraltro, si avvale della prestigiosa prefazione del prof. Francesco Pira, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Messina, e del prof. John Dickie, storico e docente presso l’Università di Londra.

Collana Cronisti scalzi | Iod edizioni

Criminalità socializzata. Le mafie nei social network. Dai pizzini ai post del giornalista Claudio Cordova è la 30ª pubblicazione della collana Cronisti Scalzi, dedicata alla memoria di Giancarlo Siani, il giovane giornalista napoletano ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985 per il “reato di libera scrittura “.

La collana Cronisti Scalzi nasce dall’impegno di Iod Edizioni di dare voce a quelle storie che spesso restano invisibili, sommerse dall’indifferenza o dalla paura. È un progetto editoriale dedicato a tutti coloro che, con coraggio e determinazione, scelgono di raccontare realtà scomode, ingiustizie e verità taciute, ispirandosi all’esempio di Giancarlo Siani.

Bio Autore

Claudio Cordova, giornalista e fondatore del quotidiano online Il Dispaccio, è specializzato in giornalismo investigativo. Nel 2014 è stato nominato consulente della Commissione Parlamentare Antimafia. Ha vinto diversi premi per l’attività giornalistica, tra cui quello del Coordinamento Nazionale Riferimenti, “Giornalismo in trincea”, il premio “Letizia Leviti” e l’ “Arrigo Benedetti”, il Premio “Paolo Borsellino”.Ha girato in Messico il documentario “La Terra degli alberi caduti” e nel 2022 è stato l’unico giornalista italiano a essere scelto dagli USA per l’Edward Murrow Program. Ha pubblicato “Terra Venduta – Così uccidono la Calabria – Viaggio di un giovane reporter sui luoghi dei veleni” (Laruffa, 2010), “Il Sistema Reggio” (Laruffa, 2013), “Gotha – Il legame indicibile tra ‘ndrangheta, massoneria e servizi segreti deviati” (Paper First, 2019).

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