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8 marzo, Princi “Parità di genere sia priorità assoluta, servono politiche europee ambiziose”

“La parità di genere è una imprescindibile questione di giustizia sociale ed è anche un motore di crescita per l’Europa. Come riporta l’Istituto europeo per l’Uguaglianza di Genere, miglioramenti in questo senso potrebbero portare nel 2050 alla crescita del PIL europeo per un minimo di 1,95 miliardi a un massimo di 3,15. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, dobbiamo rinnovare il nostro impegno per garantire alle donne pari opportunità, in particolare nei settori dell’educazione, delle STEM, dell’economia, così come nella lotta alla violenza di genere, comprese le sfide legate alla cyber violenza”. Lo afferma Giusi Princi, eurodeputata FI-PPE e membro della Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere (FEMM) del Parlamento Europeo.

In vista dell’8 marzo è stata appunto presentata la nuova tabella di marcia europea sulla parità di genere, che guiderà le future politiche dell’UE. “Alla Commissaria europea per l’Uguaglianza, Hadja Lahbib, che ha presentato la strategia alla Commissione FEMM – spiega l’eurodeputata -, ho sottolineato due temi chiave per un’azione europea efficace a favore delle donne. In primis, l’educazione è la chiave per una società più equa. È fondamentale colmare il divario di genere nelle discipline STEM, garantendo alle ragazze e alle giovani donne – che adesso rappresentano circa 1/3 del totale di lavoratori nel settore – l’accesso alle competenze del futuro. In tal senso mi impegnerò affinché l’UE metta sempre più al centro dei nuovi fondi per la ricerca, tra cui il programma che nel 2027 succederà a Orizzonte Europa, un Piano per l’Uguaglianza. E poi dobbiamo elaborare programmi e strategie per rendere le STEM sempre più attrattive per le giovani donne, attraverso l’espansione di progetti concreti quali ‘Girls Go Circular’ o ‘STREAM IT’. In secondo luogo – prosegue -, la lotta alla violenza di genere, anche nel digitale, deve essere rafforzata attraverso strumenti innovativi come l’intelligenza artificiale”.

Molestie e abusi sui social media ostacolano la partecipazione delle donne nella vita pubblica. “Per contrastare questa deriva – afferma Giusi Princi -, la Commissione ha già integrato disposizioni specifiche nel Digital Services Act (DSA), ma sono necessarie ulteriori misure, tra cui l’uso di strumenti digitali avanzati come l’intelligenza artificiale per il monitoraggio e la prevenzione della violenza di genere online, e accorgimenti normativi, quali il raggiungimento di una definizione europea comune di cyber-violenza. In questo senso, presenterò un’interrogazione alla Commissione Europea – aggiunge – per investigare su come l’UE stia investendo in tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, per prevenire e disinnescare forme di cyber violenza e violenza fisica contro le donne. È fondamentale che l’intelligenza artificiale – su cui la Commissione europea investirà 200 miliardi tramite InvestAI – venga utilizzata in modo non discriminatorio e che possa contribuire a garantire la sicurezza delle donne in uno spazio pubblico digitale sempre più pervasivo. La parità di genere deve diventare una priorità assoluta. Solo con politiche ambiziose e un forte impegno da parte delle istituzioni europee potremo fare in modo che l’8 marzo sia ieri, oggi e domani. Occorre – spiega – il pieno riconoscimento della parità di genere in tutte le sue declinazioni, a partire dall’occupazione femminile e dal superamento del divario retributivo tra uomini e donne. Un impegno già portato avanti in Calabria, che su questo tema rappresenta un esempio virtuoso grazie alla legge regionale n. 7 dell’8 marzo 2022 che ho fortemente voluto, insieme al Presidente Roberto Occhiuto, quando ero vicepresidente della Regione, con un finanziamento di 10 milioni di euro per promuovere la parità di genere e la non discriminazione sui luoghi di lavoro”.

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