Una grande famiglia in cui, come in ogni famiglia, ci si aiuta, a volte si discute, ma resta sempre salda la consapevolezza di voler continuare, insieme, a guardare verso gli stessi orizzonti. Condividendo questo spirito con tutti i dipendenti del Comune e delle società comunali, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha introdotto ieri pomeriggio il tradizionale scambio di auguri che, quest’anno, si è deciso di condividere tutti insieme in un unico momento conviviale nella sala Versace del Cedir.
Affiancato dalla segretaria generale Antonia Criaco e dagli amministratori delegati di Atam (Giuseppe Basile), di Castore (Domenico Mallamaci) e di Hermes (Giuseppe Mazzotta), alla presenza dei componenti della Giunta, del Consiglio comunale e dei dirigenti di tutti i settori dell’Ente, il primo cittadino ha ricordato il difficile percorso affrontato e i compagni di strada persi durante l’ultimo anno: «Penso a Pierluigi, a Nicola, a Lorenzo e a tutti gli altri che ci guardano da lassù. Come in una famiglia abbiamo stretto i denti nei momenti di difficoltà, abbiamo tirato la cinghia e adesso, un po’ alla volta, stiamo “uscendo a riveder le stelle”, iniziamo a vedere premiati quegli sforzi che voi – ha detto rivolto alle centinaia di lavoratori presenti – avete dovuto affrontare doppiamente sia come cittadini che come dipendenti. Sforzi che oggi ci consentono di guardare al futuro con maggiore fiducia, ma che non dobbiamo dimenticare per ricordarci sempre da dove siamo partiti».
Emblematico il percorso di Atam: «Siamo passati dal rischio di licenziamento di tanti lavoratori all’assunzione di 48 nuove unità. Oggi abbiamo 88 mezzi per il trasporto pubblico locale e, soprattutto, 22 scuolabus. Atam è diventata una società all’avanguardia che presto avrà 66 bus elettrici». E poi Hermes: «Ricordo i momenti di crisi alla scadenza del contratto di Reges e Recasi, gli interrogativi sui volti dei lavoratori, mentre ora la società registra, per il sesto anno consecutivo, un utile di esercizio». Infine Castore, «partita fra lo scetticismo generale con 34 lavoratori e che oggi si è guadagnata sul campo la fiducia dei cittadini, ha stabilizzato tutto il personale composto da 147 dipendenti, al netto di coloro che sono transitati in Sorical, e proprio nei giorni scorsi ha assunto altre 32 unità».
Dulcis in fundo la macchina comunale: «Siamo arrivati ad assumere 387 nuove unità di personale negli ultimi cinque anni. Questi sono i numeri – ha concluso Falcomatà rivolgendosi di nuovo ai dipendenti – il resto lo fate voi con professionalità, dedizione ma soprattutto amore, senso di appartenenza e orgoglio, con la consapevolezza di avere il privilegio di servire la propria città. Lo stesso orgoglio che mettiamo noi nell’attività di indirizzo politico. E ci perdonerete se qualche volta sul “campo” diventiamo un po’ anche tecnici, ma siamo accomunati dalla stessa passione e dalla stessa voglia di far tornare la nostra città bella e gentile».