Venerdì, 22 novembre 2024, alle ore 17,30 presso la Biblioteca Comunale di Villa Margherita a Catanzaro sarà presentato il libro di Gianni Minà “Fidel – Un dialogo lungo trent’anni” sui dialoghi tra il giornalista Gianni Minà e il leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz.
Alla presentazione interverranno:
PINO COMMODARI – Circolo “Italia Cuba “Sierra Maestra” di Catanzaro
MONICA NARDI – Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro
CHARLIE BARNAO – Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro
LOREDANA MACCHIETTI MINA’ – Presidente Fondazione Gianni Minà
Si tratta di un libro unico, che raccoglie gli incontri di Minà con Fidel, iniziati nel 1974, con prologhi di Jorge Amado e Gabriel García Márquez e un epilogo di Frei Betto, con edizione della cineasta Loredana Macchietti, vedova del noto giornalista italiano.
Questo volume raccoglie le quattro interviste fatte al leader, tra queste quelle del 1987 e del 1990, alle quali ne seguirono altre due, l’ultima nel 2016, un anno prima della morte del Comandante in Capo, con la cornice della visita di Papa Francisco a Cuba, precisa la fonte.
Le stesse furono esempi del suo giornalismo responsabile, della sua capacità di sfidare i dogmi imposti dalla stampa al servizio dell’imperialismo statunitense e di difendere controcorrente l’opera umanista e sociale del processo rivoluzionario in questa nazione latinoamericana.
Minà, poco prima di morire sostenne che: «Cuba è un esempio per il mondo e per me rappresenta la realizzazione dell’utopia e aveva aggiunto che questa nazione ha un sistema differente dal nostro, socialista, non imposto, ma eletto».
Stanno pagando questa scelta ingiustamente, con un blocco economico da più di 60 anni, e con menzogne ignobili di alcuni media della comunicazione che ho cercato di demolire per trent’anni», aveva scritto in una lettera aperta pubblicata in Italia il 15 ottobre del 2022.
Oggi Cuba continua ad essere assediata in tutti i modi dall’imperialismo americano, oltre al criminale blocco economico ormai esistente da più di 60 anni, il Parlamento Europeo ha votato una ignobile risoluzione contro il Governo cubano affiancandosi al criminale blocco statunitense.
Oggi i lavoratori e gli sfruttati di tutto il mondo devono vedere la rivoluzione cubana e il Governo che guida il popolo della piccola isola caraibica, come un riferimento imprescindibile per chi lotta per gli ideali di giustizia sociale e solidarietà.
Pur nelle enormi difficoltà economiche, il sistema sociale cubano garantisce sanità, istruzione, casa e lavoro a tutta la popolazione, non un cubano muore di fame, non un cubano è sfruttato sul posto di lavoro, non un minore è costretto a lavorare, non una donna perde il posto di lavoro se deve curare il proprio bambino.
Questi esempi sono la vera spina nel fianco di tutti i governi capitalisti, che di fronte alla crisi economica internazionale, alla crisi climatica provocata da uno sfruttamento ignobile della natura, sono capaci solamente di portare le popolazioni verso morte e distruzione, attraverso guerra e sfruttamento.