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Il 30 ottobre sit-in della Cgil davanti all’ospedale di San Giovanni in Fiore per la difesa del diritto alla salute

La Cgil, lo Spi e la FP Cgil promuovono un sit-in di protesta giorno 30 ottobre davanti l’Ospedale di San Giovanni in Fiore a partire dalle ore 15:00 per rivendicare il diritto alla salute riconosciuto dalla costituzione e non garantito per il carente investimento e i continui tagli al fondo sanitario, il tutto si traduce in forti disagi per i cittadini.

 

“La situazione sanitaria nel nostro paese oggi è drammatica basti pensare al Presidio Ospedaliero, già penalizzato nel tempo, che è stato ridotto da 13 unità complesse ad “una” ridimensionata oggi anche rispetto al Piano di Rete Ospedaliera Regionale, che conferma i 20 posti letto, ma di fatto ne sono attivi 10.

 

Una situazione aggravata anche dal venir meno dalle tante branche specialistiche del poliambulatorio. Da qualche settimana non sono più presenti l’urologo, l’odontoiatra, l’ortopedico, il reumatologo, lo pneumologo e il neurologo, mentre gli specialisti in servizio tra cui la neuropsichiatra infantile, il dermatologo, il fisiatra e il ginecologo sono presenti una volta al mese.

 

Tanti sono i disagi per la mancanza del servizio Cup in ospedale mentre continuiamo ad assistere alla riduzione delle prestazioni dei servizi in convenzione. La prevenzione non può essere un lusso o legato a un tetto massimo di prestazioni, ma una garanzia per ogni individuo, tenendo conto dell’aumento esponenziale sul nostro territorio dei casi di tumore anche in giovane età.

 

Il diritto alla salute – prosegue la nota-  non può essere ridotto ad una lotteria in cui vince solo chi può pagare perché la sanità deve essere considerata un pilastro della nostra democrazia, strumento di giustizia ed equità sociale, oltre che leva di sviluppo economico. Inoltre, la legge sull’autonomia differenziata amplificherà le disuguaglianze, legittimando il divario tra Nord e sud del paese, in aperta violazione dei principi costituzionali, assestando così il definitivo colpo di grazia alla sanità pubblica.

 

La Cgil e le associazioni che ad oggi hanno aderito e condiviso il percorso:  l’Adifa, l’Avis Comunale, l’Aism e Legambiente invitano tutti i cittadini che hanno a cuore la sanita’ pubblica ad essere presenti e numerosi”.

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