Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha scelto la maison Talarico come partner ufficiale per i doni da consegnare ai Capi di Stato e di Governo che prenderanno parte al prossimo G7 che si terrà a Borgo Egnazia in Puglia dal 13 al 15 giugno. Ai partecipanti al summit saranno consegnati una borsa in pelle per le donne, gemelli in argento per gli uomini e la cravatta Talarico per le delegazioni, realizzata in soli 3 esemplari per disegno, con cucitura a “X”.
A darne notizia è lo stesso Maurizio Talarico, fondatore della casa di moda. “Sono grato al presidente Meloni – afferma Talarico – per aver scelto i nostri prodotti come doni ai Capi di Stato presenti al prossimo G7 in Puglia. Il nostro Paese è leader a livello mondiale in diversi ambiti: l’ineguagliabile patrimonio artistico e architettonico dell’Italia, l’eccellenza enogastronomica e agroalimentare, la moda e lo stile italiano, che rappresentano i valori distintivi del Made in Italy a livello globale, frutto della nostra straordinaria cultura imprenditoriale”.
“Essere selezionati come ambasciatori dello stile italiano su un palcoscenico internazionale di tale rilievo – aggiunge – riempie noi e tutta l’azienda di orgoglio. Questo ci sprona a continuare a lavorare con passione e impegno ancora maggiori, perché il Made in Italy è asset strategico irrinunciabile per la promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo”.
Quest’anno il brand Talarico compie 25 anni, da quando Maurizio Talarico, di origini calabresi, nel 1999 sbarca a Roma con un sogno: trasformare la sua passione per le cravatte nel suo lavoro. Così apre il suo primo e unico show room in Italia, nella capitale.
Nel 2019 Tiziano Talarico, figlio di Maurizio, entra in azienda e amplia l’offerta creando, oltre a cravatte e foulard, linee di accessori, inclusi prodotti per il mare e in pelle. Nel 2002 Talarico diventa fornitore del presidente degli Stati uniti George W. Bush.
Da allora tanti i personaggi della politica nazionale e internazionale che scelgono i prodotti della maison. Dai presidenti della Repubblica Francesco Cossiga, Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella ai presidenti del Consiglio Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Mario Monti, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Giuseppe Conte.