“Nei giorni scorsi, durante la nota trasmissione “Fuori dal coro”, la nostra città è assurta alle cronache nazionali a causa della pervicace presenza di criminalità nei quartieri a sud. Ci è parso del tutto surreale il silenzio su questa vicenda del sindaco Fiorita che, come spesso accade, preferisce delegare la solita velina all’ufficio stampa.
Ed allora cerchiamo di fare chiarezza, partendo dal fatto che sulle questioni di contrasto alla criminalità, ancor di più se si configurano vere e proprie “cosche”, i comuni hanno pochi poteri, per non dire nessuno. Risulta infatti pacifico che le iniziative di contrasto a questo tipo di criminalità competono allo stato e risulta evidente che oggi come ieri poco è stato fatto se non delegare in bianco le Forze di Polizia che, con irrisorie risorse in termini di uomini e mezzi, hanno dovuto sopportare sulle proprie spalle il peso di una battaglia impari e con poche possibilità di dare alla cittadinanza le giuste risposte per poter vivere in sicurezza. Certo, negli anni le amministrazioni comunali poco hanno fatto per contenere il problema. Ma la domanda è: cosa avrebbero potuto fare? Stesso ragionamento, ovviamente, vale per il sindaco Fiorita al quale, ovviamente, non possono essere addossate responsabilità in merito al disastro sociale che si è venuto a creare nei quartieri a sud della nostra città.
E allora, a parte l’intuito di delegare alla Sicurezza la dott.ssa Giordano, proveniente dai ruoli della Polizia di Stato, persona sicuramente perbene e distinta ma che ha dimostrato poca propensione politica in queste problematiche, cosa si può rimproverare al sindaco Fiorita rispetto al passato?
Semplice, l’aver “millantato” in più occasioni di avere la soluzione in tasca o poteri taumaturgici nel porre in essere iniziative e politiche di contrasto alla criminalità, come accadde nella seduta del consiglio comunale del 26 ottobre 2022 con l’approvazione di un ordine del giorno nel quale si rimarcava “l’impegno dell’amministrazione comunale, nella sua interezza, a fare fino in fondo la propria parte fissando le problematiche della zona sud di Catanzaro in cima alla scala delle proprie priorità”.
Ma non solo, il sindaco Fiorita, sempre nella stessa seduta di consiglio comunale, prendendo la parola, annunciò enfaticamente “l’istituzione di un tavolo permanente tra Comune, Prefettura, Forze dell’Ordine, Regione per il tramite Aterp, e ogni altro soggetto istituzionale la cui presenza dovesse rendersi necessarie”.
Ebbene, sindaco Fiorita, siamo forse lontani dalla verità nel sostenere che lei non ha dato seguito a nessuna delle promesse fatte in sede di consiglio comunale?
Non è forse vero che Lei ha completamente disatteso l’impegno preso in consiglio di “fissare le problematiche della zona sud di Catanzaro in cima alla scala delle priorità dell’amministrazione comunale?”
Ma, soprattutto, che fine ha fatto quel tavolo di concertazione per affrontare i problemi delle periferie sud da lei annunciato e mai realizzato?
Pigrizia o mancato riconoscimento alla sua iniziativa da parte degli attori istituzionali coinvolti?
E dire che in diverse occasioni, per iscritto e in consiglio comunale, abbiamo cercato di stimolare il sindaco Fiorita chiedendogli di dare seguito alle promesse fatte in consiglio comunale.
Ecco, se c’è una lezione da trarre è che su certi argomenti si deve giocare a carte scoperte, non si può bluffare”.
Lo afferma in una nota il consigliere comunale di Catanzaro Eugenio Riccio.