“Il piano industriale presentato dall’Amministratore del Gruppo FS è certamente un piano ambizioso per la Calabria, per le ingenti risorse assegnate e per gli investimenti previsti.
Ma purtroppo la realtà nella nostra provincia di Cosenza è ben diversa.
Da troppo tempo troppi cittadini in troppe aree della provincia vivono le conseguenze della mancanza di una vera e concreta attenzione al sistema ferroviario.
Basti pensare ai circa 50 km di tracciato ferroviario che da Rocca Imperiale a Sibari non sono serviti da alcun treno regionale, sebbene le stazioni siano state rimesse a nuovo per cui sarebbero già pronte ad ospitare i tanti turisti che ogni anno scelgono le nostre spiagge. Un caso unico, un primato di cui faremmo volentieri a meno.
Per non parlare dei troppi chilometri treno che proprio durante l’estate vengono soppressi in questa provincia e vengono, viceversa, intensificati altrove, con una coperta corta che penalizza alcuni territori a scapito di altri. Registriamo inoltre la mancata volontà di ripristinare storiche fermate soppresse in località turistiche e rinomate dell’alto Tirreno come San Nicola Arcella, Cirella, Sangineto. Situazione simile si registra nel basso Tirreno cosentino dove la riattivazione di alcune fermate commerciali come Belmonte, Longobardi, Fiumefreddo, Torremezzo e San Lucido Marina, non comporterebbe alcun aggravio pecuniario in termini strutturali, ma bensì sarebbe un incentivo ai turisti a scegliere il treno come mezzo di trasporto.
Alcuni esempi più emblematici rispetto ai limiti dell’offerta ferroviaria.
Se di domenica si decide di arrivare a Diamante per trascorrere una giornata al mare bisogna tenere in considerazione che il primo treno regionale per Cosenza è alle 22:34.
Sulla tratta Sibari-Cosenza nei weekend c’è un treno alle 8:53 per Cosenza, perso quello bisogna aspettare le 16:43, mentre per andare a Sibari il sabato da Cosenza c’è un treno alle 7:42 e il successivo è alle 19:12. Invece durante la settimana per andare a Sibari c’è un treno alle 7:42 e il successivo è alle 14.00.
È inconcepibile che i treni regionali che collegano Paola a Cosenza e viceversa (nonché principale destinazione e partenza della maggior parte degli utenti degli intercity e frecce) non siano costruiti per garantire la coincidenza dei passeggeri degli stessi, migliorando il servizio offerto, incentivando la scelta di spostarsi con il treno e non di muoversi con la propria macchina. In una parola occorre costruire VERE offerte commerciali per gli utenti”. Lo affermano in una dichiarazione congiunta Giuseppe Lavia- Segretario Generale UST- CISL Cosenza e Antonio Domanico Segretario Presidio FIT CISL Cosenza.