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Ex Reggina: Savoldi elimina il SudTirol e porta il Renate in Primavera 2

Aveva già ottenuto il primo posto in regular season, ma non bastava. Per l’accesso al campionato Primavera 2 il Renate di Gianluca Savoldi doveva passare dai playoff, disputando solo la finale in gara di andata e ritorno. Dopo l’1-1 a Bolzano, è bastato uno 0-0 alla formazione di Meda per ottenere il secondo salto consecutivo di categoria, sotto la guida dell’ex attaccante della Reggina. Che sia da buon viatico, in attesa del playoff tra gli altoatesini e gli amaranto.

Di seguito, il messaggio social di Gianluca Savoldi dopo la promozione del Renate Primavera:

20 maggio 2023
CAMPIONI
Sono arrivato a Renate due anni fa con l’entusiasmo di un bambino.
Sapevo di avere una squadra forte ma il compito di assemblare due gruppi di età diverse non è mai banale.
Con i 2003 c’era da costruire un po’ di fiducia dopo la retrocessione dalla Primavera 3 alla 4, mentre con i 2004 saliva dall’under 17 lo “zoccolo duro” di un gruppo solido, unito.
Un po’ per indole un po’ per timore reverenziale nei miei confronti, ho trovato dei ragazzi incredibilmente silenziosi.
Ho amato da subito la pasta di cui erano fatti i miei: poche parole, tanta passione e determinazione.
Ho cercato di infondere grande coraggio.
Mi hanno dato fiducia da subito, dimostrando tanto tanto cuore e lì ho capito che saremmo arrivati lontano.
Il gruppo 2005, unitosi ai 2004 la scorsa estate, ha trovato un’eredità pesante e scomoda di qualche leader silenzioso dei 2003 che aveva lasciato profondamente il segno, oltre a quello zoccolo sempre più duro al quale mi sono aggrappato con tutte le mie forze una volta promossi in Primavera 3. Era importante fossero soprattutto loro a trasmettere ai nuovi quella mentalità vincente.
Anche i nuovi si sono dimostrati eccezionali.
La vittoria del primo campionato era tutto sommato attesa anche se non scontata mentre quest’anno l’obiettivo era quello di salvarsi, divertendoci se possibile. Questa volta però conoscevo ancora meglio il valore dei miei ragazzi e sapevo che ce la saremmo giocata con tutti. “Giochiamo per vincere, ogni partita, i conti li facciamo alla fine.”
Ho chiesto loro di sognare in grande, ma di vivere un sogno così bello forse non me lo aspettavo nemmeno io.
Abbiamo vinto un altro campionato, ancora più difficile con Primavera di serie B come Modena e Sudtirol e di altri club blasonati come Pro Vercelli, Piacenza, Lecco, e tanti altri.
Grazie ai piccoli grandi uomini che hanno trasformato un gruppo in squadra fantastica.
Orgoglioso e fortunato di essere il vostro allenatore.
Grazie alle loro famiglie che hanno cresciuto dei giovani di un’educazione e un senso del dovere rari, oltre aver coltivato con loro questa grande passione, con tutti i sacrifici che questo comporta.
Grazie alla dirigenza esemplare del mio club (dovrebbero venire a prendere lezioni in tanti, da queste parti) che ha trasmesso ai giocatori e alle loro famiglie valori sportivi (e non solo).
Grazie per la grande fiducia che ho sempre sentito.
Grazie ai miei preziosissimi collaboratori ai quali ho fatto perdere 10 anni di vita ma che spero di aver ripagato lasciando loro qualcosa di mio. (Vederti piangere di gioia caro Camillo forse è stato il premio più bello che si possa vincere).
Gente che si sporca le mani per pura passione, gente tosta.
Onore al nostro grande avversario di questa lunga lotta per la promozione, il Sudtirol, e al suo grande allenatore Zoran Ljubisic che stimo tantissimo (“mi sa che ci rincontreremo mister”).
Adesso “sota coi fer” che ci aspetta la Supercoppa, il 2 giugno al Mirabello di Reggio Emilia, contro il Palermo.
Il sogno continua …
p.f.
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