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Arriva in Calabria la campagna Filcams “Mettiamo il TurismoSottosopra”. Il 20 giugno l’avvio a Parghelia

Entra nel vivo anche in Calabria la campagna nazionale della Filcams Cgil “Mettiamo il TurismoSottosopra” rivolta alle lavoratrici ed ai lavoratori del Turismo con l’obiettivo di organizzare e rappresentare la condizione di chi lavora in questo settore.

I dati e la realtà ci consegnano una situazione per la quale, di fronte alla crescita del Terziario che traina l’economia italiana per il 70% del PIL, la condizione di chi ci lavora è peggiorata in maniera esponenziale negli ultimi anni.

L’avvio della compagna di comunicazione ed informazione coinciderà con l’iniziativa che si terrà a Parghelia, al villaggio “La Pizzuta”, giovedì 20 giugno a partire dalle ore 17:00 organizzata dalla Filcams Cgil Area Vasta la cui Segretaria Generale, Pinuccia Cusmano, introdurrà i lavori per concludersi con l’esibizione di Carlo Albè che porterà in scena la sua opera “Nato senza camicia”, ispirato alla figura di Giuseppe Di Vittorio.

Il camper TurismoSottoSopra viaggerà per tutta la settimana tra le varie località turistiche e stabilimenti balneari per poi traghettare in Sicilia.

Oltre a quella nazionale, come ogni anno, la Filcams Cgil Calabria affiancherà una propria specifica campagna di comunicazione che quest’anno si chiama “Ammuzzo” indirizzata in maniera specifica ai giovani lavoratori e lavoratrici migranti che spesso, per mancanza di conoscenza dei propri diritti, vengono sfruttati e maltrattati; i contenuti di questa campagna saranno illustrati direttamente dal Segretario Generale, Giuseppe Valentino, a conclusione dell’iniziativa di Parghelia.

“La nostra regione  – afferma Valentino – non potrà mai decollare ed essere accogliente, innanzitutto con i calabresi, se non si cambiano le politiche e gli investimenti nel settore turistico. Abbiamo visto come la politica non sia stata capace di maturare delle scelte sulle concessioni balneari, tema che ha creato confusione e sconforto tra gli operatori e tra chi auspica di poter lavorare con maggiore stabilità nella stagione estiva per guadagnarsi da vivere. Auspichiamo un cambio di passo a partire dalla volontà di confrontarsi da parte delle Istituzioni locali e regionali.”

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