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Reggio, l’Osservatorio sul disagio abitativo: “Il Comune ha eliminato la politica degli alloggi popolari”

“Il 19 maggio scorso  il Comune  di Reggio Calabria ha pubblicato nell’albo pretorio online la graduatoria definitiva del bando 2019 di assegnazione alloggi erp , licenziata dalla Commissione assegnazione alloggi.

Le domande complessive del bando pubblicato il 18 febbraio 2019 dal Comune   sono state 289, i nuclei familiari risultati vincitori sono  207 ( di cui 202 con almeno punti 1)  mentre  82  sono gli esclusi.

I dati delle graduatorie assegnazioni alloggi, con una  politica comunale  attiva per le assegnazioni degli alloggi popolari,  dovrebbero fornire un indicatore oggettivo  del disagio abitativo esistente  . 

Pertanto, visto che nei due bandi  precedenti –  il bando  2005 ed il bando 1999 –  sono  state presentate  rispettivamente 2523  e 2539 domande contro le 289 del bando 2019,  si potrebbe pensare che negli ultimi anni ci sia stata  una netta diminuzione del disagio abitativo.

In realtà le cose non stanno così, perché il disagio abitativo non solo non è diminuito ma molto probabilmente  è  aumentato.

La forte  riduzione delle domande fino a quasi 1/9 di quelle dei due bandi precedenti,  non è dovuta alla  diminuzione del disagio abitativo, ma purtroppo  alla scelta comunale degli ultimi 10 anni  di eliminare la politica degli alloggi popolari.

Dalla fine degli anni Novanta fino al 2010 , e quindi nel periodo dei bandi 1999 e 2005 , il Comune di Reggio Calabria ha provveduto ad assegnare tanti alloggi grazie alle scelte delle Amministrazioni di Italo Falcomatà di puntare sulla politica degli alloggi Erp  con la costruzione   di nuovi alloggi e la successiva assegnazione  in diversi quartieri della città: rione Marconi,  San Brunello,  Via Cava, Arghillà .  In questo periodo  le famiglie che erano in stato bisogno abitativo avevano consapevolezza della possibilità di avere assegnato un alloggio e  per questo le domande dei due bandi, 1999 e 2005,   sono state elevate e  corrispondenti al disagio abitativo esistente.  

Ma questa positiva scelta politica è nettamente cambiata negli ultimi dieci anni. Difatti  dalla pubblicazione nel gennaio 2012 della graduatoria definitiva del bando 2005 la  volontà  di dismettere la politica degli alloggi popolari da parte del Comune di Reggio Calabria è stata tanto determinata  che in 10 anni  solamente  sette dei 1282 vincitori  del bando 2005 hanno avuto assegnato un alloggio. Mentre nel periodo precedente circa  500 vincitori del bando 1999, dal 2004 al 2010, hanno avuto assegnato un alloggio.

Il messaggio di questa negativa scelta politica di non effettuare assegnazioni  è stato recepito dalle famiglie reggine in stato di bisogno abitativo  ed ha portato ad una netta riduzione delle domande del bando 2019  .

Tanti si sono chiesti e si chiedono ancora che senso abbia  presentare la domanda di alloggio se poi il Comune non provvede all’assegnazione  . L’esito negativo di questo orientamento politico è stato non solo la mancata presentazione delle domande ma il diffondersi del pensiero che un alloggio si possa ottenere solo occupandolo  in quanto  l’assegnazione non viene garantita . Per questo oggi abbiamo un diffuso e sistematico fenomeno di occupazione.

Ricordiamo, inoltre,  che il bando 2019  è  arrivato dopo 14 anni dal precedente bando 2005 solo per imposizione della Regione Calabria in applicazione della norma regionale che prevede periodicamente la pubblicazione di bandi. Per la politica comunale non ci sarebbe stato il bando 2019 . Difatti  dopo la presentazione delle domande il settore Erp non ha nemmeno provveduto alla redazione della graduatoria provvisoria come previsto dalla normativa e quindi la Commissione assegnazione alloggi ha dovuto redigere  direttamente la  graduatoria definitiva. La mancanza della graduatoria provvisoria costituisce l’eliminazione di una tutela per chi presenta la domanda perché contro la graduatoria provvisoria si  può presentare ricorso in autotutela mentre contro la graduatoria definitiva si può presentare ricorso  solo al Tar.   

Nonostante tutto  la pubblicazione della nuova graduatoria costituisce oggi per  il Comune l’occasione di  cambiare la sua  politica di negazione degli alloggi popolari e puntare nuovamente sulle assegnazioni come in passato.

Lo potrebbe fare concretamente, prima di tutto provvedendo ad acquistare nuovi alloggi da assegnare attivando  da domani  il finanziamento di 11 milioni  di euro del Decreto Reggio che ha  disponibile, ma  potrebbe continuare in questa azione  utilizzando  anche altri finanziamenti europei e del Pnrr che consentono operazioni di acquisto di nuovi alloggi”.

Così, in una nota l’Osservatorio sul disagio abitativo.

 

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