“I problemi nella sanità sono sempre gli stessi, tra questi la cronica carenza di personale spicca per importanza e per le conseguenze che porta con sé. Ad esempio la paventata chiusura del reparto di nefrologia al Giannettasio di Rossano, rischio per ora fortunatamente rientrato, è stata strettamente collegata a problemi di organico che insistono in quella struttura.
I 10 posti letto rimarranno operativi ma per scongiurare altre crisi in futuro si deve iniziare a programmare fin da ora nuove assunzioni e una diversa gestione del personale.
Da più di due anni sto portando avanti una vera e propria battaglia di civiltà per cambiare le regole del personale sanitario che presenta inidoneità totali o parziali e, fermo restante i diritti dei lavoratori, produce problemi nei reparti e nell’organizzazione delle Aziende sanitarie. Asp che nel peggiore dei casi non conoscono neanche il problema, tanto che non lo hanno mai affrontato compiutamente né, di conseguenza, risolto.
Ora quest’ultimo caso dimostra che la mia battaglia non è una caccia alle streghe bensì una problematica che il presidente Occhiuto, in qualità di commissario ad acta della sanità calabrese, deve veramente prendere a cuore, al di là dei semplici spot cui ci ha abituati nella sua comunicazione politica. La sanità non si salva con video acchiappa like ma con azioni concrete, quelle che sto cercando di portare avanti dai banchi dell’opposizione del Consiglio regionale della Calabria. Spero che questo centrodestra si ravveda e prenda sul serio le legittime richieste dei cittadini calabresi e dei territori che mai come ora chiedono attenzione e ascolto, mentre gli stanno propinando solo secessione e assenza di diritto alla salute”.
Lo afferma, in una nota, il capogruppo M5s in Consiglio regionale, Davide Tavernise.