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Federazione Riformista di Rende su città unica: “Meglio tardi che mai. Dispiace, però, notare che si tiene fuori la comunità di Montalto Uffugo”

“Noi riformisti, da almeno quindici anni, sosteniamo che per pervenire alla realizzazione della città unica è assolutamente necessario costituire tra i comuni di Cosenza, Rende, Montalto Uffugo e Castrolibero l’Unione dei Comuni, in modo da verificare sul campo la efficacia della gestione unitaria dei servizi e per presentare un progetto completo di città unica ai cittadini elettori, che dovranno decidere, con apposito referendum, se aderire o meno. Parimenti, fa piacere constatare che le amministrazioni interessate intendano verificare la fattibilità del progetto di città unica sulla base delle leggi di finanza pubblica.

Ci sentiamo, pertanto, gratificati dalle recenti decisioni assunte dalle amministrazioni dell’area urbana al riguardo. Meglio tardi che mai.

Dispiace, però, notare che ancora si insiste a tenere fuori dalla prospettiva di città unica la comunità di Montalto Uffugo. A tal proposito, condividiamo in pieno le dimostranze poste in essere dal Sindaco di Montalto Uffugo, con il quale siamo totalmente solidali.

Ciò che meraviglia, è che l’amministrazione comunale di Rende abbia condiviso questa esclusione. In questi giorni, inoltre, si apprende dalla stampa, che il consigliere regionale Caputo, ritenuto molto vicino al Presidente Occhiuto, stia elaborando un progetto di legge regionale per accelerare la fusione in unico comune degli enti locali dell’area urbana, fissando, addirittura, la data in cui dovrebbe tenersi il relativo referendum.

Allo stato non si conosce il testo di questa proposta legislativa, mentre si registrano delle anticipazioni a mezzo stampa. Tra queste anticipazioni, viene annunciato che l’esito del referendum determinerebbe l’istituzione della città unica con la vittoria dei sì, calcolando congiuntamente i risultati espressi da ogni comune.

Ciò rappresenterebbe una evidente violazione del dettato costituzionale, poiché il referendum per istituire una città unica, attraverso la fusione di più comuni, dovrebbe registrare la vittoria dei sì in ogni singolo comune interessato. Ciò sta a significare che le forze politiche, a cui si ispira il proponente, pretenderebbero di pervenire alla istituzione città unica, non attraverso una fusione democraticamente determinata, ma attraverso l’annessione dei comuni più piccoli da parte della città più popolosa.

È del tutto evidente che ciò sarebbe politicamente e democraticamente inaccettabile”.

Lo afferma in una nota la Federazione Riformista di Rende.

 

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