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“La politica calabrese vuole revocare le restrizioni al gioco d’azzardo, no alla modifica della legge”

4.205.993.489,89 di euro: è la stima dei miliardi giocati in Calabria nel 2021; 1.193.473.451,98 in presenza e quindi in ticket e lotterie varie e 3.012.520.037,91 nei gioco online.

«Difronte a questi numeri crescenti e preoccupanti, dei quali sentiamo il peso in ricaduta di qualità della vita e visto il numero sempre crescente di persone coinvolte nella dipendenza da azzardopatie, abbiamo chiesto di essere auditi in commissione regionale in merito alla proposta di legge 107 recante: “Modifica all’art. 16 della legge Regionale 26 aprile 2018, n° 9 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘Ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza)”».

Questo l’oggetto e le motivazioni della lettera firmata da Roberto Gatto, presidente del coordinamento regionale Mettiamoci in Gioco e indirizzata al Presidente del Consiglio Regionale della Calabria  Filippo Mancuso, al Presidente della Commissione Consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa  Giuseppe Gelardi e al vicepresidente della stessa commissione, Amalia Bruni.

«A seguito del nostro appello del 30 aprile del 2022, – scrive Gatto nella missiva –  il Consiglio regionale ha corretto la proposta di rinvio dell’entrata in vigore delle nuove regole sulle slot-machine, approvando il rinvio al 31/12/2022. Ad oggi veniamo a conoscenza che la commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa sta procedendo su iniziativa di alcuni consiglieri alla modifica dell’Art. 16 che impone dei limiti alla diffusione delle sale gioco nei territori dei comuni Calabresi».

«Riteniamo – continua – che dopo un breve periodo di pausa dovuto alla pandemia, le giocate sulle slot-Machine, sia in presenza che online, siano in rapida ascesa e si apprestano a raggiungere la cifra dei 110 miliardi di Euro (stima ul territorio nazionale). Molta gente pensa di affrontare la povertà con l’effimera speranza di una vincita al gioco e contemporaneamente vediamo che sempre più persone cadono nella dipendenza da Gioco d’Azzardo Patologico rivolgendosi quotidianamente ai nostri servizi. Quindi riteniamo che modificare la legge in senso peggiorativo togliendo i già flebili limiti all’offerta del gioco nei nostri territori sia un errore gravissimo».

«Quindi – conclude Roberto Gatto –  invitiamo la commissione a fermare la modifica dell’art. 16 della legge n° 9 del 2018 e contemporaneamente chiediamo di essere auditi presso la commissione per portare il nostro contributo e le nostre proposte. Da parte nostra, proponiamo che si attivi un Piano di accompagnamento e sorveglianza all’entrata in vigore dell’art. 16 della legge 9/2018, promosso dalla Regione con la partecipazione delle parti interessate, ovvero comuni, gestori delle sale e noi associazioni impegnate contro i rischi del gioco».

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