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Badolato (Cz), proposto un gemellaggio religioso con il comune lucano di Castronuovo (Pz) a nome di Sant’Andrea Avellino. Interessa anche Monasterace (Rc)

L’Università delle Generazioni ha proposto al sindaco di Badolato (CZ) Nicola Parretta, ad alcuni ambienti ecclesiastici e culturali, di realizzare un gemellaggio religioso con la Parrocchia e con il Comune lucano di Castronuovo (in provincia di Potenza) dove è nato Sant’Andrea Avellino che è protettore di entrambe le comunità. A tale gemellaggio potrebbe essere interessato pure il Comune di Monasterace che dista appena 15 km da Badolato ed è nell’attigua provincia di Reggio Calabria.

Il sindaco Parretta, apprezzando con entusiasmo l’iniziativa, si è detto favorevole a tale gemellaggio sempre che siano d’accordo pure le autorità religiose badolatesi e diocesane, pure del paese lucano. Inoltre, bisognerà interpellare gli interessati a Monasterace. Favorevole si è altresì dimostrato il prof. Pasquale Rudi, lo studioso di tradizioni popolari badolatesi che ha scritto più volte pure sulla figura ed il significato di Sant’Andrea Avellino nel culto locale. Hanno accettato con piacere l’idea del gemellaggio anche numerosi fedeli, con la speranza che si rafforzi la devozione a tale Patrono, invocato in alcune delle tante calamità sofferte dalla comunità badolatese e festeggiato per ben due volte nell’arco dell’anno, il 10 novembre e l’11 maggio.

Sant’Andrea Avellino (al secolo Lancellotto Avellino) è nato nel 1521, appunto, a Castronuovo un piccolo borgo (che oggi ha appena un migliaio di abitanti al centro della Basilicata tra Jonio e Tirreno) ed è morto a Napoli il 10 novembre 1608. E’ stato sacerdote teatino ed è stato proclamato beato il 14 ottobre 1624 e santo il 22 maggio 1712 da papa Clemente nono. Giusto 310 anni fa. Badolato lo ha avuto come Patrono già nel 1626 quando non era ancora stato proclamato santo ma soltanto beato da meno di due anni. E’ compatrono della Diocesi lucana di Tursi-Lagonegro. Nel suo Comune di nascita, tra tanti altri segni di devozione, c’è il “Museo della Vita e delle Opere” del Santo, dove si spera possano trovare posto pure i segni provenienti da Badolato e da Monasterace.

Il culto di Sant’Andrea Avellino è presente innanzitutto a Napoli dove ha operato per lungo tempo e dove sono conservate le spoglie mortali nella basilica di San Paolo Maggiore. Poi, un posto di rilievo ha anche in Sant’Andrea della Valle a Roma, nella chiesa dei Santi Michele e Gaetano a Firenze, nella chiesa di Sant’Antonio abate a Milano, e persino a Madrid, nella chiesa di San Gaetano. Significativa appare pure l’agiografia che lo interessa.

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