Parte il 6 agosto la XII edizione del Premio letterario Caccuri, concorso di saggistica organizzato dall’Accademia dei Caccuriani, con un programma internazionale che unisce letteratura, musica, cabaret ed enogastronomia in un’ottica di contaminazione tra locale e globale e di promozione turistica del territorio.
La riflessione sulla contemporaneità, è scritto in una nota, è al centro della XII edizione del Premio, come dimostra la quartina finalista che si contenderà il riconoscimento assegnato nella serata del 10 agosto condotta da Alberto Matano e Roberta Morise: Massimo Cacciari con Paradiso e naufragio (Einaudi), Lidia Ravera con Age Pride. per liberarci dai pregiudizi sull’età (Einaudi), Gaia Tortora con Testa alta, e avanti (Mondadori) e Marcello Veneziani con Scontenti. Perché non ci piace il mondo in cui viviamo (Marsilio).
I quattro saggi – selezionati dal Comitato scientifico presieduto da Giordano Bruno Guerri – saranno votati da una giuria popolare e da una nazionale, composte in totale da 110 giurati (30 i nazionali, 80 gli accademici). Mimmo Gangemi con il libro L’atomo inquieto (Solferino) dedicato alla storia enigmatica di Ettore Maiorana, alla tensione estrema tra scienza e morale, tra dovere e libertà e Antonio Anastasi con La storia di mano di gomma, prima biografia di Nicolino Grande Aracri, boss della ‘ndrangheta ma soprattutto una finestra sul mondo oscuro della mafia calabrese, in dialogo con Chiara Spagnolo (La Repubblica) e Antonio Nicaso, aprono le cinque giornate del cartellone nella Piazza dell’Abbazia della Madonna del Soccorso o della Riforma, risalente al XVI secolo.
La prima serata si conclude con il sound brasiliano di Toquinho e Camilla Faustino che insieme ripercorreranno 50 anni di successi.
In programma, inoltre, i Pomeriggi del Premio dedicati alla letteratura e alla musica nella terrazza del Castello di Caccuri.