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Nuova diretta social per l’associazione ‘Italiana Familiari’ e l’odv ‘Vittime della Strada’: appuntamento a domani

Riprendono le dirette su Facebook e Youtube organizzate dall’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV, che riunisce l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Odv e l’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV.

Prossimo appuntamento venerdì 25 novembre alle 21.30. Sotto la regia di Biagio Ciaramella, vicepresidente delle tre associazioni, il giornalista Dino Stefano Frambati condurrà una trasmissione nella quale si farà il punto su quello che è successo a Roma durante la Giornata Mondiale delle Vittime della Strada e su quello che bisognerà fare da questo momento in avanti. Saranno presenti Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV e dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Odv ed Elena Ronzullo, presidente dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV. In studio anche alcune tra le mamme coraggio che erano presenti agli eventi nella Capitale.

«Sono state due giornate speciali», dicono Alberto Pallotti, Elena Ronzullo e Biagio Ciaramella, «finalmente noi familiari delle vittime eravamo tutti insieme e abbiamo potuto confrontarci, discutere e pensare a come portare avanti la nostra battaglia».

I presidenti esprimono ancora una volta soddisfazione per l’accoglienza ricevuta da parte di Monsignor Paolo Ricciardi, delegato per la Pastorale Sanitaria per la Diocesi di Roma, che ha celebrato la Santa Messa e ha dedicato tanto tempo ai familiari, e anche per i messaggi arrivati da papa Francesco, dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

«In chiesa», raccontano Pallotti, Ronzullo e Ciaramella, «ciascuno di noi ha avuto la possibilità di alzare la foto del proprio figlio e dire nome e cognome. C’è la stata la benedizione, e poi monsignor Ricciardi ha consegnato alle famiglie un bellissimo messaggio».

Nella lettera di monsignor Ricciardi si legge: «Mi unisco a voi, come anche a quanti sono rimasti fortemente segnati nel corpo e resi disabili in seguito a un incidente. Mi rivolgo a voi a nome personale, ma sento di farlo anche a nome de1la Chiesa, che non può e non deve essere indifferente a questa tragedia, una “strage” che conta ogni anno, solo in Italia, migliaia di morti». Il monsignore continua: «Da parroco mi è accaduto più di una volta di celebrare le esequie di persone morte per incidente e vi assicuro che anche per noi sacerdoti ci sono momenti in cui non si trovano parole. Cosa infatti potrei dire, anche ora, che possa consolare, che possa alleviare il dolore?». Infine: «Questa strage di tante persone e di tanti giovani non può continuare. Dobbiamo insieme lottare perché si rispettino le regole, si inviti alla prudenza, si prendano provvedimenti seri per 1a sicurezza delle strade, perché non vogliamo più trovare sangue sull’asfalto, non vogliamo più vedere famiglie distrutte da queste notizie. Allo stesso tempo vogliamo educare soprattutto i giovani alla prudenza, al rispetto di sé stessi e degli altri, alla sobrietà e al gusto della vita vera».

«Noi speriamo che a queste parole, e ai messaggi arrivati dai massimi rappresentanti delle istituzioni, ci sia un seguito, un impegno congiunto e vero per la sicurezza stradale», dicono Pallotti, Ronzullo e Ciaramella, «ribadiamo la necessità di cambiare la legge sull’omicidio stradale: no a patteggiamenti, no agli arresti domiciliari, sì al carcere per chi commette un omicidio sulla strada. Non ci stancheremo mai di ripeterlo e di lottare, fino a quando non verrà fermata questa strage».

 

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