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Unicef Calabria, la presidente nazionale Carmela Pace a Crotone e Vibo per inaugurare le sedi dei comitati provinciali

Unicef si apre al territorio per radicare ulteriormente la propria presenza al servizio dell’infanzia, per il bene prioritario dei bambini e delle bambine, nel cui sorriso puro si specchia il futuro e si conserva la speranza. Il Comitato regionale Unicef, guidato dal presidente Giuseppe Raiola, continua il percorso organizzativo avviato nei mesi scorsi anche attraverso l’apertura di sedi territoriali che vogliono diventare un riferimento visibile e concreto nella battaglia quotidiana per la difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Per questo l’apertura di due nuove sedi – a Crotone e Vibo Valentia – diventano un momento di festa, ancora di più perché alla presenza della presidente nazionale Unicef, Carmela Pace. In calendario nel prossimo fine settimana, infatti, l’inaugurazione della sede del Comitato provinciale di Crotone che si terrà venerdì 21 ottobre alle 18 nella sede di Confcommercio in via V. Frontera, alla presenza presidente nazionale Unicef Carmela Pace che resterà in Calabria anche per il giorno dopo.

Sabato 22 ottobre, infatti, sarà inaugurata la sede del Comitato provinciale di Vibo Valentia. Oltre alla presidente nazionale Unicef sarà presente anche l’ambasciatore nazionale, Michele Affidato.

In particolare, sabato si svolgerà una cerimonia alla presenze di autorità civili, militari che si ritroveranno nella parrocchia della Sacra Famiglia alle 10.30 per poi recarsi in corteo verso via Feudotti, alle 12.30.

“Assieme ai presidenti dei Comitati provinciali di Crotone, Giusy Regalino e di Vibo Valentia Gaetano Aurelio, voglio rinnovare il ringraziamento a Confcommercio Calabria che ha deciso di offrire le proprie sedi in comodato gratuito – ha affermato il presidente del Comitato regionale Unicef Calabria, Giuseppe Raiola -. Le nostre sedi vogliono essere un luogo di confronto, accogliente e luminoso, per costruire percorsi di pace e di bellezza nell’interesse dei soggetti più fragili e indifesi, e preziosi, di una comunità che protegge la sua umanità più bella. Solo così potremo avere la forza di costruire un futuro migliore e più giusto”.

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