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Ammodernamento dello stadio Ceravolo, Arcuri lancia l’allarme sull’immediata erogazione dei fondi

«L’inadempienza del Comune di Catanzaro che fino al 2019 si registra rispetto al versamento alla Regione delle somme spettanti per la gestione dei rifiuti solidi urbani potrebbe mettere a rischio l’erogazione dei fondi Pac stanziati dalla Giunta regionale per l’ammodernamento dello stadio “Nicola Ceravolo”». All’indomani della festa per la promozione in Serie B delle “Aquile” e dell’incontro che si è svolto al Comune tra l’amministrazione e i vertici dell’Us Catanzaro è questo l’allarme lanciato dal capogruppo di “Riformisti Avanti” in Consiglio comunale. 

Giorgio Arcuri evidenzia i vincoli di erogazione dei fondi del Piano di azione e coesione e mette in guardia il Comune da «un problema tecnico e sostanziale che rischia di costringere la Ragioneria regionale a bloccare fondi già deliberati dalla Giunta Occhiuto. È la burocrazia che – il leader di “Riformisti Avanti” semplifica in tal modo la vicenda – si scontra con le scelte politiche e che mai come stavolta rischia di intrecciare l’urgenza di lavori da far partire prima possibile con un’inadempienza che impone il diretto interessamento del sindaco Nicola Fiorita». Sì, perché un modo per scongiurare il blocco, azzerando ogni ritardo nell’erogazione delle risorse, c’è ed è lo stesso Arcuri che lo suggerisce alla Giunta Fiorita: «Urge firmare con la Regione una convenzione che metta nero su bianco i termini di rientro dal debito concernente l’Rsu». In pratica, «parlare di crono-programma dei lavori senza affrontare questioni economiche ancora sospese in Regione e legate a doppio filo alla natura e ai vincoli dei fondi messi a disposizione dal Piano di azione e coesione – fa notare Arcuri – rischia di innescare un corto circuito che per la città, l’Us Catanzaro e gli amanti del pallone potrebbe avere pesanti ripercussioni». 

Sullo sfondo lavori che se ritardati metterebbero in pericolo il regolare avvio della stagione di Serie B almeno per quel che concerne le partite da disputare in casa. Da qui l’affondo di Arcuri: «Bene la festa, bene l’interlocuzione del Comune con il presidente Noto, ma il sindaco non si adagi sui ragionamenti politici e analizzi ogni dettaglio della questione per appianare i conti con la Regione e non pregiudicare un ammodernamento sportivo al quale il capoluogo di regione non può minimamente rinunciare». 

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