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L’appello dell’associazione “Matrangolo” di Acquaformosa (CS): “L’Europa sia un porto sicuro e accogliente per ogni essere umano”

L’Associazione Don Vincenzo Matrangolo chiede che “l’Europa sia un porto sicuro e accogliente per ogni essere umano”. L’appello arriva a margine della morte di Loujin Ahmed Nasif di soli quattro anni su un barcone nel mezzo del Mediterraneo.

«Del Manifesto di Ventotene “Per un’Europa libera e unita” -scrive l’Associazione Don Vincenzo Matrangolo di Acquaformosa-, redatto nel 1941 da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, mentre si trovavano al confino come oppositori del regime fascista, oggi ci si ricorda a fatica». E nel ricordare quei drammatici momenti, la “Matrangolo” sottolinea come siano rimasti “inascoltati gli appelli di Alarm Phone a Malta e alla Grecia, e quindi all’Europa”.
Erano in 60 su quel peschereccio, sono rimasti senza cibo né acqua, e Loujin è morta di sete tra le braccia della madre. Erano partiti dal Libano.

«Siamo madri, siamo padri, siamo figli, siamo sorelle e fratelli, siamo mogli, mariti, zii, nipoti, nonni, e ognuno di noi può capire cosa possa voler dire veder morire tra le proprie braccia un nostro amato, non serve alcuna facile retorica.
Dedichiamo un pensiero pieno di umana pietà alla mamma di Loujin -concludono i membri dell’Associazione-, e rivolgiamo un appello a chi vorrà ascoltare, perché l’Europa tutta sia un porto sicuro e accolga ogni essere umano che bussa alle sue porte, prima che l’indifferenza e l’egoismo uccidano la razza umana».

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